La Procura di Palermo ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio per l’ex senatore Antonino Papania, accusato di voto di scambio politico-mafioso. L’ex parlamentare, che ha ricoperto incarichi di rilievo sia con La Margherita che con il Partito Democratico, figura tra le 14 persone coinvolte nell’indagine condotta dal pubblico ministero Piero Padova. Le accuse spaziano dalla mafia alle estorsioni, fino al traffico di droga e allo scambio elettorale politico-mafioso.
Tra gli indagati vi sono anche Pasquale Perricone, ex vicesindaco di Alcamo, e il boss mafioso Giosuè Di Gregorio. Secondo gli inquirenti, Papania, attualmente detenuto dal settembre scorso, avrebbe stretto un accordo con il capomafia per garantire voti ad Angelo Rocca, coordinatore provinciale del movimento politico "Via" – fondato dallo stesso Papania – in occasione delle elezioni regionali del 2022. In cambio, secondo l’accusa, l’ex senatore avrebbe versato denaro a Di Gregorio.
Le indagini hanno rivelato un fitto scambio di incontri tra il boss mafioso e l’ex vicesindaco di Alcamo tra agosto e settembre 2022, monitorati dalle forze dell’ordine. Una delle intercettazioni agli atti riporta una conversazione tra Di Gregorio e il fratello, nella quale si afferma: "Dobbiamo votare questo; e il senatore mi ha preparato duemila euro che mi darà mercoledì, Papania, hai capito?".
Recentemente, il tribunale del Riesame di Palermo ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali di Papania e Perricone. Secondo il giudice per le indagini preliminari, l’ex senatore avrebbe mostrato una "spregiudicatezza" nell’esercitare la propria influenza politica sul territorio di Alcamo e nei comuni limitrofi, avvalendosi del supporto di figure di spicco della criminalità organizzata.
Papania, già senatore per tre legislature, deputato e assessore regionale, era stato escluso dalle liste del Pd nel 2013 dai probiviri del partito. Da circa due anni, aveva aderito al Movimento per l’Autonomia (Mpa) fondato dall’ex presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. L’iter giudiziario nei suoi confronti prosegue ora con la richiesta di processo avanzata dalla Procura.