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10/02/2025 06:00:00

Cimitero di Trapani: tra carenza di loculi, personale insufficiente e clima di tensione

Il cimitero comunale trapanese vive giorni difficili. Ci sono 60 salme attualmente in attesa di tumulazione, mentre solo 2 loculi risultano disponibili per accoglierle. L'incremento dei decessi invernali ha esacerbato una crisi già preoccupante, mettendo a dura prova l’intera gestione del servizio.

I cittadini, nel dolore per la perdita dei propri cari, si trovano ad affrontare ritardi e disagi che compromettono il rispetto e la dignità che dovrebbero essere garantiti in questi momenti così delicati. In un clima di crescente tensione, le lamentele e le polemiche si accumulano, puntando il dito sia contro la gestione del cimitero che contro la ridotta dotazione di personale, elemento ormai critico e insufficientemente rafforzato.

Crisi dei loculi e aumento dei decessi

Il deposito delle salme al cimitero comunale di Trapani rappresenta oggi un problema strutturale senza precedenti. Con 60 salme in attesa di tumulazione e solamente 2 loculi operativi, la gestione si trova in una situazione di forte stress, aggravata dall’improvviso aumento dei decessi dovuto alle condizioni invernali. Secondo quanto denunciato da un operatore del settore onoranze funebri, "la mancanza di personale addetto alle operazioni di estumulazione e tumulazione delle salme è un problema che questa amministrazione cerca di risolvere ormai da tempo e che, nonostante l’ausilio di aziende municipalizzate, rischia di compromettere la dignità delle famiglie e dei defunti".

Tale affermazione evidenzia non solo l’urgenza di interventi mirati per aumentare la capacità operativa del cimitero, ma anche il disagio crescente tra i familiari che assistono a ritardi e disservizi in un momento di dolore incolmabile. La scarsità di loculi, infatti, rappresenta un evidente segnale di una mancanza di investimenti e di una gestione che fatica a tenere il passo con l’emergenza sanitaria e sociale.

In passato, il deposito ha visto numeri ben superiori, con picchi che arrivavano fino a 190 salme, mentre oggi la capacità operativa è drammaticamente ridotta. L’intera faccenda mette in luce la necessità di un ripensamento strutturale e di un immediato intervento da parte delle autorità competenti, affinché non si comprometta ulteriormente il diritto al riposo dei defunti e il rispetto per le famiglie in lutto.

Problemi di personale e gestione interna

La situazione di emergenza non riguarda solo la carenza di loculi, ma è fortemente aggravata da un organico ridotto e sovraccarico. Giuseppe La Porta, assessore ai servizi cimiteriali, ha confermato "è vero, mancano i loculi, ma è un problema momentaneo. Se nel corso del weekend entrano dodici salme, la situazione si complica ulteriormente, ma stiamo lavorando per ridurre i tempi e garantire il rispetto per le famiglie".

Queste parole testimoniano come il personale, già impegnato in operazioni complesse, si trovi costretto a gestire in autonomia numerose funzioni. L'ufficio cimiteriale, infatti, conta presenza di un  funzionario facente funzione di direttore, che deve occuparsi di mansioni burocratiche, tecniche e di coordinamento operative. Tale carenza ha reso il processo di estumulazione e tumulazione ancora più gravoso, in particolare quando si presentano casi particolari come le salme mummificate, che richiedono l’intervento puntuale del medico dell’ASP.

Questo sovraccarico organizzativo non solo rallenta l’esecuzione delle operazioni, ma comporta anche una crescente pressione psicologica sul personale, costretto a svolgere compiti che esulano dalle normali mansioni previste. La situazione è ulteriormente complicata dalla necessità di mantenere un alto standard di servizio, in quanto le operazioni devono rispettare protocolli rigorosi, pur con risorse umane limitate.

Di fronte a un futuro segnato da imminenti pensionamenti e alla difficoltà di procedere a nuove assunzioni a causa delle ristrettezze di bilancio, il richiamo per un immediato potenziamento dell’organico si fa sempre più urgente, per garantire non solo l’efficienza operativa, ma soprattutto il rispetto per il diritto al riposo dei defunti e la serenità delle famiglie.

Tensioni, Atti Vandalici e Proteste

A complicare ulteriormente il quadro di emergenza, il clima al cimitero comunale si è fatto sempre più teso a causa di una serie di atti vandalici e proteste che hanno coinvolto sia il personale che le strutture operative.

Episodi come il versamento di zucchero nel motore dei mezzi della Trapani Servizi, le missive anonime indirizzate al Municipio e danni a macchine e attrezzature hanno generato un clima di forte malcontento. Queste azioni, spesso accompagnate da aggressioni verbali e talvolta comportamenti irruenti, sembrano essere reazioni alla nuova organizzazione interna del cimitero, percepita da alcuni come troppo restrittiva.

In merito a questi eventi, Orazio Amenta, dirigente ai Lavori pubblici, ha dichiarato: "riteniamo che queste notizie siano pilotate e vengano usate da terzi perché, in realtà, il problema è la nuova gestione del cimitero. Siamo nella piena legalità, abbiamo anche sequestrato un locale abusivo all’interno del cimitero, destinato a materiale edile non comunale".

Aggiungendo che, nonostante tutto, "non c'è una situazione di particolare gravità", Amenta ha voluto sottolineare come il personale stia facendo il possibile per mantenere l’ordine e garantire il servizio, nonostante le difficoltà operative e organizzative.

Tuttavia, gli episodi di vandalismo e le proteste, alimentate da un malcontento diffuso, stanno creando un ambiente lavorativo insostenibile, con ripercussioni non solo sulla sicurezza, ma anche sull’efficienza del servizio. Le tensioni, che rischiano di degenerare ulteriormente, evidenziano la necessità di una revisione della gestione e di un dialogo costruttivo tra le autorità comunali e gli operatori del settore, per prevenire il ripetersi di tali comportamenti e ristabilire un clima di fiducia e collaborazione.

Progetti futuri, indagini e la ricerca di soluzioni concrete

Di fronte a una crisi che minaccia il rispetto e la dignità del servizio cimiteriale, il Comune di Trapani ha avviato una serie di interventi e iniziative finalizzate a porre rimedio alle carenze riscontrate. Tra le misure più importanti, spicca l’avvio di una gara d’appalto per la realizzazione di circa 1.200 nuovi loculi, un progetto ambizioso che si propone di risolvere il problema strutturale legato alla limitata capacità di deposito delle salme.

Questa operazione, se ben attuata, rappresenterà un concreto sollievo per gli operatori e per le famiglie, garantendo una gestione più fluida e rispettosa del diritto al riposo dei defunti. Parallelamente, sono state attivate indagini interne, integrate da quelle della Procura, per accertare le responsabilità relative agli atti vandalici e alle lettere anonime, strumenti che sembrano essere stati impiegati da soggetti insoddisfatti delle recenti modifiche al regolamento del cimitero.

Gli operatori del settore onoranze funebri hanno, inoltre, avanzato un appello per un incontro urgente con il Sindaco, l’assessore, la dirigente responsabile e il direttore del personale di Trapani Servizi, al fine di definire una collaborazione coordinata e pianificare il rafforzamento dell’organico.

Con l’ulteriore preoccupazione degli imminenti pensionamenti e le difficoltà di nuove assunzioni dovute alle ristrettezze di bilancio, il potenziamento del personale diventa imprescindibile. In sintesi, le soluzioni proposte mirano a una riforma strutturale della gestione cimiteriale, con l’obiettivo di garantire un servizio efficiente, sicuro e rispettoso della dignità di ogni defunto e della sofferenza delle famiglie.

Questi interventi rappresentano un tentativo di riportare serenità e ordine in un contesto ormai segnato da tensioni e disservizi, sperando di poter presto offrire risposte concrete e soddisfacenti a tutti i soggetti coinvolti.