Un'autostrada per raggiungere più velocemente San Vito Lo Capo da Palermo, anche a costo di attraversare la Riserva Naturale dello Zingaro. È questa l'incredibile, assurda, idea del presidente della Regione Renato Schifani comunicata alla BIT di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo.
L'annuncio di Schifani e l’idea di una nuova strada
Il governatore ha sottolineato come il progetto sia ancora in fase di studio e vincolato alla compatibilità ambientale, ma ha lasciato intendere che la volontà politica c’è: "Se ci sono i presupposti, la facciamo", ha detto Schifani. Il presidente ha definito "assurdo" il lungo percorso attuale per raggiungere San Vito Lo Capo, e ha spiegato che un collegamento più diretto migliorerebbe l’accessibilità della località turistica, favorendo lo sviluppo economico.
Le reazioni: “Un’offesa alla storia e alla natura”
Le dichiarazioni di Schifani hanno subito scatenato un’ondata di proteste da parte di ambientalisti, cittadini e politici. Tra i primi a intervenire, la deputata trapanese del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, che ha definito l’idea "un'offesa alla storia, alla natura e al buon senso".
“Nel 1980 – ricorda Ciminnisi – duemila persone marciarono per lo Zingaro opponendosi alla costruzione di una strada che avrebbe distrutto uno dei luoghi più preziosi della Sicilia. Quella battaglia portò alla nascita della prima riserva naturale dell’Isola e rappresentò il punto di partenza per la tutela del nostro patrimonio ambientale. Tornare oggi a parlare di una strada che attraversi lo Zingaro significa tradire lo spirito di quella marcia e il modello di sviluppo sostenibile che ne è derivato.”
Una proposta “folle” alla fiera del turismo
La deputata pentastellata ha poi criticato Schifani per aver lanciato questa proposta proprio in un evento internazionale dedicato al turismo, dove avrebbe dovuto promuovere la bellezza e il rispetto per l’ambiente siciliano.
"Anche solo aver immaginato un progetto simile è folle, averlo annunciato in una fiera internazionale è un pugno nello stomaco per chi ha difeso lo Zingaro per oltre quarant'anni" ha dichiarato Ciminnisi, annunciando che se il governo regionale non farà marcia indietro, la mobilitazione popolare riprenderà.