Altre multe per eccesso di velocità elevate con l’autovelox fisso installato sulla via Mazara sono state annullate dal Tribunale di Marsala. Una di queste dal giudice di pace Caterina Tumbiolo.
Inoltre, la parte soccombente, nella persona del sindaco, è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali, che il giudice ha quantificato in 300 euro. Quindi, il Comune, non solo non incassa l’importo della multa per eccesso di velocità, ma deve pure sborsare una piccola somma. Alle “sconfitte” in primo grado, è spesso seguito l’appello. Ma anche in secondo grado, il Comune ha perso (sentenza giudice Pizzo). E la motivazione è sempre la stessa: e cioè la mancata omologazione dell’apparecchiatura autovelox. Non è sufficiente, come affermato dalla Cassazione, che l’apparecchiatura sia autorizzata.
“L’orientamento ormai maggioritario – sostengono i legali degli automobilisti multati - è quello di ritenere distinte le procedure di approvazione e omologazione, sulla scorta anche dell’ordinanza della Cassazione n. 10505/2024 del 18.04.2024”. Le multe per eccesso di velocità annullate sono quelle elevate con l’autovelox installato tempo fa in alto su un palo. Autovelox, poi, sostituto con l’attuale, posto in basso sul marciapiedi. Ma anche quest’ultimo sarebbe non omologato. In passato, diverse multe sono state annullate dal giudice di pace Alberico Pellecchia. In una prima fase, per un problema formale: la ritardata notifica delle sanzioni.
Poi, intervenendo anche nel merito. “Sono da condividere, nel merito – ha scritto, infatti, il giudice in una delle sue sentenze - le ragioni in ordine alla illegittimità dei verbali impugnati per omessa dimostrazione in giudizio circa la perfetta funzionalità (omologazione) del predetto apparecchio elettronico utilizzato per il rilevamento della velocità e circa, pertanto, la mancata indicazione sia nel verbale impugnato che nella ulteriore documentazione prodotta in giudizio dei dati relativi all’omologazione del dispositivo usato per il rilevamento della velocità”. E in proposito, ha spiegato il magistrato, “vi è una distinzione chiara e netta tra l’omologazione e l’approvazione dei dispositivi elettronici”.