Gli studenti e le studentesse siciliane si mobilitano per un futuro libero dalle mafie. "Siamo quelli che amano la terra di Sicilia, che vogliono restare e poter tornare", dichiarano con determinazione. L'obiettivo è chiaro: costruire città libere dal controllo mafioso, affrancate da violenza e corruzione.
Questo impegno si manifesta nelle scuole, nelle università e nei territori, attraverso un lavoro costante per trasformare il desiderio di cambiamento in azioni concrete. "Non siamo assopiti, non siamo silenti. Sappiamo bene che Cosa Nostra non è sconfitta, che ancora oggi riorganizza i propri affari, corrompe, inquina e distrugge la vita delle nostre comunità", sottolineano gli studenti.
Consapevoli che la lotta contro le mafie è una responsabilità collettiva, i giovani siciliani si appellano alla memoria di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata. "Lo dobbiamo a noi stessi e lo dobbiamo a tutte quelle donne e quegli uomini che hanno perso la vita per mano delle mafie. Il loro sacrificio non può e non deve essere stato vano."
In vista del 21 marzo, Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, gli studenti si preparano a dare un significato ancora più profondo alla loro mobilitazione. Il 22 febbraio, a Palermo, presso Booq (piazza Kalsa, 31), associazione di promozione sociale, si terrà un'assemblea delle scuole e delle università della Sicilia. "Sarà un'opportunità preziosa per confrontarci tra studentesse e studenti, per proporre idee e strategie di cambiamento, per creare nuovi strumenti, linguaggi e pratiche che possano rafforzare e moltiplicare energie e proposte in vista del corteo del 21 marzo a Trapani."
Con un messaggio chiaro e determinato, gli studenti siciliani affermano la loro presenza nella battaglia per un'isola libera dalle mafie. "Siamo qui, presenti e determinati. La memoria diventa impegno, il desiderio diventa azione. Insieme, per una Sicilia libera dalle mafie."