L’Associazione Strada del Vino Alcamo DOC riunisce i Comuni ricadenti nel territorio dell’agro alcamese di Alcamo, Calatafimi, Segesta, Camporeale, Partitico, con Alcamo comune capofila, associando anche l’ESA, l’Associazione Nazionale Città del Vino ed imprese private ed aziende agricole che operano nell’ambito della ricettività turistica ed enoturistica oltre a diverse cantine. Tra gli scopi dell’Associazione le iniziative inerenti lo sviluppo turistico, economico e sociale del territorio che rientrano tra i fini istituzionali dell’Ente e rispondono agli obiettivi che l’Amministrazione Provinciale intende perseguire anche in stretta sinergia con il mondo imprenditoriale e vitivinicolo in particolare.
Per quanto riguarda, invece, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, si tratta di una Associazione di Enti pubblici con territori ad alta vocazione olivicola, costituita allo scopo di operare per la maggiore tutela e conoscenza della qualità dell’olio extra vergine di oliva e delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche e storiche dei territori interessati attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine protetta, in linea dunque con la vocazione del territorio trapanese in cui la produzione dell’olio extra vergine di oliva assume un ruolo trainante per l’economia dell’intera provincia.
Compiacimento per l’avvenuta approvazione di questi due atti deliberativi è stata espressa dai Consiglieri: Sugameli (UDC), Cucchiara (PD), Russo (PDL) e Campagna (PD).
Passando poi alla fase delle comunicazioni, il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, ha reso noto di avere appreso da una comunicazione fattagli dal Dirigente dell’Avvocatura Provinciale, Avv. Maggio, che il CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa) ha respinto il ricorso e l’appello incidentale che erano stati avanzati, rispettivamente, dall’ex Consigliere Sanguedolce e dal neo Consigliere Ignazio Passalacqua.
Quest’ultimo, intervenendo subito dopo, ha richiamato l’attenzione dell’Aula sul nuovo atto intimidatorio subito dal Consigliere Comunale di Marsala, Lillo Gesone, e, su proposta del capo del gruppo misto, Peppe Ortisi, dopo la solidarietà espressa da altri Consiglieri e dallo stesso Presidente Poma, il Consiglio Provinciale ha approvato alla unanimità un O.d.G., primi firmatari Passalacqua e Ortisi ma sottoscritto anche da tutti gli altri Consiglieri presenti, in cui esprime la propria solidarietà e vicinanza al Consigliere Gesone per il vile atto consumato a suo danno ed il proprio incoraggiamento a proseguire serenamente nel suo impegno istituzionale ed invita il Presidente della Provincia a farsi interprete presso il Ministero degli Interni della necessità di assumere ogni utile iniziativa utile a potenziare le risorse finanziarie ed umane a favore delle forze dell’ordine operanti nel nostro territorio affinché possano efficacemente fronteggiare l’attacco della criminalità organizzata. Copia dell’atto è stata già trasmessa oggi dal Presidente Poma al Ministro dell’Interno, al Prefetto di Trapani ed al Presidente della Provincia Regionale.
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Sotto il profilo più strettamente politico, la seduta di ieri sera del Consiglio Provinciale è stata poi caratterizzata dallo svolgimento di un ulteriore prolungato dibattito sul recente rimpasto di Giunta che però ha preso le mosse dalla vicenda dell’accorpamento dell’Istituto Magistrale “Rosina Salvo” di Trapani. Il capogruppo del PD, Salvatore Daidone, infatti, dopo avere formalmente inoltrato al Presidente della Provincia richiesta scritta per il rilascio di una copia del verbale relativo al tavolo tecnico per la riorganizzazione della rete scolastica della Sicilia tenutosi lo scorso 12 gennaio, verbale finora mai ricevuto nonostante una precedente informale richiesta all’Assessore Como e al Dirigente del Settore P.I., ha presentato una mozione con la quale, oltre a chiedere la revoca del provvedimento di Giunta n.10 del 22 gennaio 2009 che deliberava lo sdoppiamento dell’Istituto Magistrale di Trapani con l’accorpamento della succursale all’ITC “Sciascia” di Erice, viene formalizzato atto di censura nei confronti del Presidente della Provincia e dell’Assessore alla P.I. accusati di avere mentito, anche se in buona fede, nella riunione del Consiglio Provinciale del 26 gennaio scorso, non avendo comunicato che avevano operato una scelta politica diametralmente opposta a quella dichiarata. Per Daidone ma anche per il Consigliere Ortisi (gruppo misto) si tratta di un comportamento censurabile aggravato dal fatto di averlo tenuto in Consiglio e alla presenza dei genitori degli studenti interessati e di una folta platea pubblica. Per Anna Maria Angileri (PD) la vicenda del “Rosina Salvo” và inquadrata in un discorso più complessivo riguardante l’intero settore della P.I. che, a suo giudizio, manca dei qualsivoglia progettualità ma si limita soltanto alla ordinaria amministrazione e alla adozione di provvedimenti-tampone. Negli ultimi tre mesi, inoltre, l’attività amministrativa sarebbe rimasta colpevolmente paralizzata.
A difesa dell’operato dell’Amministrazione, invece, i successivi interventi dei Consiglieri Piero Russo (PDL) ed Enzo Chiofalo (MPA), mentre Maurizio Sinatra (PDL) ha definito l’Assessore Como il capro espiatorio di una situazione che l’ha travolta ed ha sottolineato che la situazione politica è ancora incandescente.
Sinatra difende l’Ass. Como per colpire il Presidente Turano, ha affermato a sua volta il capogruppo dell’UDC, Peppe Carpinteri, il quale, nell’invitare Daidone e Ortisi a rivedere la loro posizione ha detto che basta leggere gli atti per rendersi conto che l’accorpamento del “Rosina Salvo” è semplicemente il frutto di una legge che andava comunque applicata.
Nel corso della sua replica, il Presidente Turano ha espresso piena fiducia nei riguardi dell’Assessore Como e nel ringraziare tutti gli intervenuti, anche quelli più critici, ha manifestato apprezzamento per la posizione assunta dai gruppi della maggioranza. L’On. Mimmo Turano ha poi auspicato che si possa tenere una riunione del Consiglio ad hoc che gli consenta di potere illustrare le sue linee programmatiche nonché la prevista relazione annuale sull’attività svolta. Il Presidente della Provincia ha poi precisato che il rispetto del patto di stabilità ha finora impedito l’accensione di nuovi mutui ma che sono già state individuate soluzioni finanziarie nuove che consentiranno all’Ente di potere affrontare al meglio i propri compiti istituzionali. Turano, infine, ha affermato di non essere disposto a cambiare orientamento politico o a prestarsi a doppi giochi come fatto da altri in passato.
L’Assessore alla P.I., Marianna Como, a sua volta, nel ringraziare anche il Consigliere Daidone (perché in buona fede) ha difeso con forza il proprio operato affermando, fra l’altro, di avere ricercato ogni possibile soluzione per scongiurare l’accorpamento del “Rosina Salvo” (ma l’Assessore Regionale alla P.I. non ha nemmeno risposto alla nostra lettera) e che non intende procedere alla revoca della deliberazione del 22 gennaio scorso perché – ha detto – dobbiamo garantire tutte le scuole di nostra pertinenza.
Così come deciso ieri dalla Conferenza dei Capigruppo, la prossima seduta del Consiglio Provinciale di Trapani si terrà mercoledì 6 maggio, mentre ulteriori riunioni sono state già fissate anche per i giorni 11, 13 e 21 maggio (con inizio sempre alle ore 16,30).