Presidenza: Gaetano Armao, con l’attribuzione di tutte le deleghe connesse, Agricoltura: Michele Cimino, già assessore al Bilancio, Beni Culturali e Pubblica istruzione: Lino Leanza, che torna a un incarico già ricoperto, Bilancio e Finanze: Roberto Di Mauro, che lascia l’assessorato alla Cooperazione, Cooperazione, Commercio e Pesca: Titti Bufardeci, che lascia l’assessorato al Turismo, Famiglia e Autonomie locali: Caterina Chinnici, Industria: Marco Venturi, già presidente dei giovani industriali di sicindustria, Lavori Pubblici: Nino Beninati, Lavoro e Formazione professionale: Luigi Gentile, che lascia l’assessorato al Lavori pubblici, Sanità : Massimo Russo, Territorio e Ambiente: Mario Milone, docente universitario di urbanistica e vice sindaco al Comune di Palermo, Turismo: Nino Strano, che in passato ha g
ià ricoperto lo stesso incarico. L’assessore Pippo Sorbello ha scelto di rimanere alla guida del Comune di Melilli, dimettendosi da assessore, dopo che il presidente Lombardo ha firmato la legge sulle incompatibilità . “Lo ringrazio - ha dichiarato Lombardo - per la lealtà e la serietà con cui ha portato avanti il suo lavoro”. Titti Bufardeci si è reso disponibile a rimettere la delega di vice presidente, che Lombardo assegnerà alla prima riunione di giunta.
Auguro buon lavoro alla nuova giunta nominata questa sera dal presidente Lombardo.”L’ha dichiarato l’on. Giulia Adamo che aggiunge:“Esprimo viva soddisfazione, per la nomina di Michele Cimino ad Assessore all’Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana. Sono sicura che le legittime aspettative degli agricoltori della provincia di Trapani troveranno adeguata attenzione e che concretamente i molteplici problemi che affliggono la Provincia di Trapani potranno trovare adeguate soluzioni. Insieme con Cimino, assessore all’agricoltura, che in provincia di Trapani alle ultime elezioni europee ha avuto 11000 preferenze, potremo affrontare e risolvere le emergenze del comparto agricolo .”Conclude l’ Adamo.
''Lombardo aveva azzerato la giunta lamentandosi di chi, nella sua barca, ''remava contro'. Adesso che il secondo governo e' stato varato, mi chiedo: ma questa barca dove va'? segue una rotta'? A dire il vero, la sensazione e' che navighi a vista...''. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all'Ars, a proposito del governo regionale definito dopo l'assegnazione delle deleghe.
''Al di la' della propaganda del presidente della Regione - aggiunge Cracolici - e' evidente che questo e' un governo politico, figlio di un accordo politico fra Lombardo e Berlusconi. E non basta certo qualche innesto esterno per poterlo definire ''tecnico'. Oltretutto questo secondo esecutivo presenta le stesse identiche falle che hanno fatto affondare il primo: non c'e' condivisione, non c'e' una linea comune; ci sono invece profonde divisioni sui tanti problemi che la Sicilia vorrebbe finalmente vedere risolti. Insomma, il governo Lombardo-Berlusconi galleggia a stento, ed e' destinato a durare poco anche perche' - conclude Cracolici - non ha una vera maggioranza''.