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09/07/2009 11:09:12

Slitta la legge regionale per aiutare le imprese. Lombardo giù. Il Pd litiga

A porre lo stop al ddl e' stato il fuoco di fila di Udc, Pd e soprattutto Pdl, che fa parte della giunta e della maggioranza che sostiene il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo. Solo l'Mpa ha sostenuto il governo. La seduta di ieri, inoltre, e' stata sospesa per poco piu' di una ora per mancanza del numero legale. L'assessore all'agricoltura Michele Cimino ha giudicato ''assurdo'' il rinvio della seduta dell'Assemblea regionale. E dall'Udc, con il capogruppo Rudy Maira e i deputati Toto Cordaro, Pippo Gianni, Pio Lo Giudice, Antonello Antinoro, Marco Forzese, Nino Dina, Toto Cascio e Fausto Fagone, si fa notare che ''dalla seduta emerge chiaramente che il governo Lombardo non si regge su una maggioranza. Ogni tentativo maldestro di far apparire che dopo l'assegnazione delle deleghe 'per il governo sarebbero state tutte rose e fiori' si e' rivelato un bluff in parlamento e un inganno per i Siciliani''.

I deputati centristi, quindi, sottolineano che ''una volta c'era la storiella di chi remava contro, ora invece vediamo un team che e' costretto a tirare in remi in barca dopo un solo giorno di navigazione col serio rischio di affondare''.

''L'Udc - aggiungono - lavorera' per migliorare il testo della legge sugli aiuti alle imprese. Lo faremo con nostri emendamenti nelle prossime sedute d'Aula, anche in ragione delle nuove disposizioni sui regimi di aiuto introdotti dal Consiglio dei Ministri recentemente. In ogni caso - sottolinea Maira concludendo - per prassi parlamentare, sara' obbligo della presunta maggioranza assicurare il numero legale per mandare avanti i provvedimenti legislativi''.

''All'interno dell'opposizione c'e' una forza politica scriteriata che guarda solo agli interessi di partito, e a questi sacrifica le attese di migliaia di imprenditori siciliani. Ma c'e' anche un governo in confusione e una maggioranza frantumata in mille anime: tutto questo determina un inaccettabile caos a Sala d'Ercole, che e' il frutto del fallimento del centrodestra siciliano''. Lo dice Bruno Marziano, deputato regionale siciliano del PD e vicepresidente della commissione sulle attivita' dell'Unione Europea all'Ars, a proposito del rinvio dell'esame del ddl '119' sugli aiuti alle imprese. Questa legge infatti sblocca i bandi per i Por 2007/2013 che consentono la spesa di oltre 15 miliardi di euro in Sicilia: fra questi vi sono, in particolare, quasi 7 miliardi di euro del FESR (fondo europeo di sviluppo regionale).

''L'ulteriore stop del disegno di legge - aggiunge Marziano - e' particolarmente allarmante se si considera che di questi fondi, 380 milioni devono essere spesi entro il 31 dicembre 2009, mentre oltre 1.200 milioni entro il 31 dicembre 2010.

Gia' adesso si calcola che saremo costretti a restituire circa 200 milioni dei fondi 2009, ma altri ritardi potrebbero far crescere la somma da rispedire a Bruxelles. Insomma - conclude il deputato PD - mentre la Sicilia soffre piu' di tutti la crisi che sta soffocando l'economia, migliaia di imprenditori, artigiani e commercianti aspettano un provvedimento di legge bloccato dal fallimento di questo centrodestra, sempre piu' incapace di esercitare il mandato di governo assegnato dai siciliani''.

''Ieri il PD ha chiesto di sospendere la seduta per evitare che l'ostruzionismo messo in atto dall'UDC e da una parte del PDL affossasse definitivamente il disegno di legge sugli aiuti alle imprese''. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all'Ars, a proposito del nuovo stop al ddl ''119' sugli aiuti alle imprese, che contiene norme necessarie a sbloccare i bandi per il Por 2007/2013.

Cracolici quindi, ricorda che ''ieri l'Udc, con il sostegno di un gruppo di deputati del PDL, aveva chiesto il rinvio della legge in commissione: questo passaggio avrebbe decretato l'affossamento del testo. A quel punto i deputati del PD hanno responsabilmente chiesto una pausa dei lavori, consapevoli che quello fosse il 'male minore'. Dire che il PD ha voluto fermare l'approvazione della legge e' una falsita' grossa quanto una casa. Resta un dato su tutti: questo governo - conclude il capogruppo del Pd all'Ars - non ha una maggioranza, e ieri a farne le spese sono stati migliaia di imprenditori, commercianti e artigiani, che da troppo tempo attendono una legge rimasta imbrigliata nelle liti furibonde di un centrodestra incapace di risolvere i problemi della Sicilia''.