«Ãˆ la vittoria della giustizia – commenta l’On. Livio Marrocco, vicepre-sidente della commissione Antimafia all’Ars – e di tutti coloro che si sono recati alle urne scegliendo, liberamente e consapevolmente, chi votare. I cittadini hanno eletto i loro rappresentanti e mai nessun ricorso può cambiare la loro decisione di voto. In questi ultimi mesi, si è parlato tanto della sentenza del Cga, senza, però, avere coscienza di ciò che si diceva. Per lungo tempo in tanti si sono divertiti ad anticipare la possibile sentenza, favorevole ai ricorrenti, in modo da ingenerare dubbi alla comunità e turbare, anche, il lavoro e l’immagine politica del sottoscritto. In questo modo, pur non avendone le possibilità e le capacità , hanno cercato di sostituirsi agli organi di giustizia amministrativa. Ma naturalmente non ci sono riusciti. Sono realmente dispiaciuto per quanti, nonostante i sotterfugi e le insidie tramate contro di me, non sono stati in grado di conseguire il loro proposito. Oggi – conclude l’On. Marrocco -, con la sentenza emessa dal Cga, si chiude una pagina buia della politica regionale, dove coloro che perdono cercano in ogni modo di recuperare la loro sconfitta e sostituirsi a chi, invece, ha realmente a cuore gli interessi della propria terra tanto da aver ottenuto dalla gente i consensi necessari per contribuire a quel processo di crescita e di sviluppo che, sedendo tra i banchi dell’Ars, è possibile realizzare in questa Sicilia, capace di alzare la testa e guardare avanti con orgoglio».
Si erano costituiti in giudizio buona parte dei deputati regionali. Accogliendo l’eccezione sollevata da alcuni resistenti, il Cga ha dichiarato inammissibile il ricorso di primo grado, per mancata notifica all’Ufficio elettorale circoscrizionale di Trapani.
“Tale vizio, dicono gli avvocati Giuseppe Fragapani e Alessandro Finazzo, legali di numerosi deputati, “ha impedito una piena instaurazione del contraddittorio, anche in ragione del fatto che in primo grado l’Avvocatura distrettuale dello Stato non si era costituita per gli Uffici circoscrizionali, ma solo per quello
centrale, pertanto il CGA ha concluso nel senso che dell’inammissibilità del ricorso di primo grado per mancata notifica ad una delle parti necessarie, nella specie l’Ufficio elettorale circoscrizionale di Trapani, che aveva adottato l’atto
preparatorio, relativo alla ammissione delle liste, oggetto sostanziale della vertenza”. “Ormai la questione è definitivamente chiusa - affermano Fragapani e Finazzo -, anche con riferimento a quelli insistenti voci, circolate soprattutto nella provincia di Trapani, che volevano mettere in discussione la legittima elezione di alcuni nostri assistiti, nelle persone degli onorevoli Marrocco e Scilla. Rimane pertanto confermata interamente la volontà del popolo siciliano, espresso con il responso delle urne”.