«Chiedo una rivolta dei produttori di vino contro le insensatezze della Moratti. L’economia agricola e la produzione di vino sono tra le cose più straordinarie che ha l’Italia. Ma pensate che Sarkozy possa mai vietare di bere il Bordeaux? Ma stanno impazzendo tutti?
Al contrario di quel che fa la Moratti, occorre educare i giovani a bere il vino, i vini italiani. Se c’è qualcosa da vietare sono la Coca Cola, la Fanta e altri intrugli simili.
Salemi, quale Città del Vino, si candida a diventare la città della libertà assoluta di bere. Faccio un appello: vengano tutti i giovani a Salemi dove si può bere liberamente.
Bere bene significa evitare i superalcolici. Limitare l’alcool indistintamente vuol dire invece limitare anche il vino. E limitare il vino è come limitare il pane alle persone.
Soltanto una come la Moratti poteva dare il via ad una campagna così idiota, oltre che con risultati incerti.
Chiedo ai produttori di vino di ribellarsi alla Moratti. Se si proibisce il vino a 16 anni ci ritroveremo con adulti che berranno Coca Cola.
Questa idea di proibire il vino è una misura da paesi musulmani.
A questo punto chiedo sostegno a Bossi che è un bevitore.
Occorre una rivolta contro queste misure khomeiniste, di proibizionismo idiota e di cattiva educazione dei giovani».
Chissà come la prenderebbe il libertino Sgarbi se venisse approvato il disegno di legge proposto da Saverio Romano (UDC) che vieta l’acquisto e il consumo di alcolici per i ragazzi sotto i 16 anni.