«Durante la discussione – aggiunge – l'assessore Massimo Russo ha consegnato ai componenti della commissione lo schema del provvedimento inviato al tavolo Ministeriale, al fine di adempiere agli obblighi derivati dal piano di rientro. Data la complessità del tema e la consistenza del provvedimento si è deciso, di concerto con l'assessore, di rinviare la discussione all'inizio del prossimo settembre al fine di poter, con serenità , ascoltare i rappresentanti dei lavoratori e i rappresentanti del territorio che sono interessati al provvedimento».
Lo schema, sottoposto all'approvazione della Commis
sione Sanità , secondo quanto rivela Vinciullo, si compone di due sezioni: la prima analizza il contesto attuale, la seconda, che rappresenta il vero e proprio intervento di riordino, riguarda l'ottimizzazione e la razionalizzazione del servizio e dei costi di gestione.
L'ambito territoriale di riferimento del servizio 118 viene confermato e coincide con 4 bacini comprendenti: il primo Palermo e Trapani, il secondo Catania, Siracusa, Ragusa, il terzo Messina ed il quarto Caltanissetta, Enna ed Agrigento. Le centrali operative rimangono le 4 attualmente funzionanti.
«Quello che preoccupa – afferma il deputato – è il fatto che 663 persone vengono giudicate non più necessarie. 663 lavoratori diviso 12, significa che nella regione Sicilia vi saranno 55 postazione in meno che consentiranno di ottenere un risparmio importante, ma significa, al contempo, una mancanza di risposte sanitarie al territorio oltre che la preoccupazione legittima del licenziamento degli operatori».