I lavori seguiranno il seguente ordine:
• Costituzione Ufficio di Presidenza;
• Presentazione delle mozioni nazionali e regionali;
• Dibattito;
• Operazioni di voto.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 17.00 alle ore 23.00. La riunione è aperta alla partecipazione di elettori e simpatizzanti.
Le diverse anime del Pd dunque si confrontano, rispecchiando da un lato la spaccatura tra Franceschini e Bersani a livello nazionale, e quella ancora più eterogenea tra Lupo, Mattarella, Lumia a livello regionale.
A tutto ciò si aggiunge la tensione interna al Pd dopo le dimissioni del segretario Agostino Licari che ha accusato la corrente vicina al deputato regionale Gucciardi di aver falsificato molte tessere. Secondo un calcolo della segreteria di Licari le tessere non controfirmate dal segretario sono circa 500 su 1500. All’attacco di Licari ha risposto per il gruppo dell’ex – Margherita Antonella Milazzo che invece ha accusato Licari di una gestione chiusa del Pd.
A svelenire il clima, comunque, è lo stesso regolamento congressuale, che prevede che possono andare al voto solo coloro che arrivano muniti di tessera e carta d’identità . Quindi eventuali tesserati fantasma non potrebbero avere modo di partecipare.
I congressi del Pd si stanno tenendo – tra mille veleni ed episodi analoghi a quello avvenuto a Marsala – in tutta Italia. Bersani è dato in vantaggio su Franceschini, ma in base allo schizofrenico regolamento interno può ancora farcela ancora grazie alle primarie.