Il testo è passato, dunque, con 20 voti di scarto. Secondo i tabulati dell'aula, però, risultano decisive le assenze tra i banchi dell'opposizione: sono infatti 23 i deputati del Pd che risulta non abbiano partecipato al voto, 6 dell'Udc e 1 dell'Idv. ''La Presidenza
del gruppo Pd della Camera rende noto che la presenza dei deputati democratici è stata dell'88,43%; che dei 216 deputati erano assenti in 22, in quanto il voto dell'onorevole Colombo, presente in aula, non è stato registrato elettronicamente, ma è stato prontamente segnalato e corretto", si legge in una nota della presidenza del gruppo Pd. "Undici parlamentari erano assenti per malattia e due in missione per la Camera. Per gli assenti ingiustificati, che comunque non sarebbero stati determinanti ai fini del voto, la presidenza del gruppo prenderà immediate sanzioni", si specifica.
Per il voto finale in Aula erano, invece, presenti tutti i big del Pd compresi Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema. Sulla scia delle tensioni congressuali, l'assenza questa mattina dei due leader era stata sottolineata da deputati franceschiniani.
Da parte sua il leader centrista, in una lettera, si rivolge ai 6 deputati centristi assenti al voto finale: ''La tua assenza, in alcun modo giustificata né preannunciata, rappresenta una grave mancanza di responsabilità nell'esercizio del mandato parlamentare e nella disciplina di gruppo''. Pier Ferdinando Casini annuncia anche che sottoporrà ''agli organi del gruppo la questione per l'eventuale applicazione di sanzioni pecuniarie per le assenze ingiustificate''.
Ancor più numerose, comunque, sono state le assenze nel Pdl: i deputati che non hanno partecipato al voto sono stati 56.
Questa mattina bagarre in Aula a Montecitorio, quando era in corso il voto sugli ordini del giorno. Il deputato dell'Idv Francesco Barbato ha attaccato apertamente il governo definendo il premier "mafioso".
Subito dai banchi della maggioranza si sono alzate urla: "Vergogna! Vergogna!" e il vicecapogruppo del Pdl Italo Bocchino ha chiesto alla presidente di turno Rosy Bindi di espellere Barbato.
Dai banchi dell'Idv, allora, i deputati, tra cui Antonio Di Pietro, hanno alzato dei quaderni rossi a rappresentare l'agenda rossa di Borsellino. La seduta è stata sospesa per alcuni minuti.
Le affermazioni di Barbato dell'Idv "saranno oggetto di valutazione da parte dell'Ufficio di presidenza" che "valuterà la gravità , a mio avviso oggettiva, delle frasi dell'onorevole Barbato e deciderà gli eventuali provvedimenti disciplinari da prendere", ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini.