La Procura ha aperto una maxi indagine sui commenti diffusi sul web,
coordinata dal pm Fabio Bonaccorso, che impegnerà numerosi poliziotti della Postale di tutta Italia solo per identificare dai nickname i commentatori denunciati. Le ipotesi di reato sono diffamazione e minacce. Il sostituto procuratore dovrà anche chiedere una rogatoria internazionale: YouTube è un sito californiano e alcuni utenti Internet sono italiani ma residenti all´estero. I legali del senatore sono arrivati il 5 ottobre in Procura con il malloppo di commenti stampati da Internet.
Il video della puntata, che si è svolta in collegamento con il Maurizio Costanzo Show, è stato pubblicato su YouTube il 14 gennaio del 2007. I commenti al video, sino a ieri, erano 4.609 e a visualizzarlo sono stati 970 mila utenti. In molti messaggi si augura la morte a Cuffaro, si fa riferimento alle sue presunte amicizie mafiose. C´Ã¨ anche chi gli dà un consiglio: di prendere in considerazione l´ipotesi del suicidio.
Cuffaro intervenne dalla platea durante la puntata speciale della trasmissione televisiva Samarcanda condotta da Michele Santoro in collegamento con il Maurizio Costanzo Show e dedicata alla commemorazione dell´imprenditore Libero Grassi, ucciso dalla mafia pochi giorni prima: il 29 agosto. In quell´occasione, Cuffaro - presente tra il pubblico - si scagliò con veemenza contro conduttori ed intervistati, sostenendo come le iniziative portate avanti da un certo tipo di «giornalismo mafioso» fossero lesive della dignità della Sicilia. «Stasera - esordì l´ex governatore della Sicilia - si sono dette buffonate». Cuffaro, all´epoca, era da poco divenuto deputato per la lista Dc del collegio di Palermo all´Ars. Tra gli ospiti di Costanzo c´era anche Giovanni Falcone, che mostrò di non conoscere chi fosse Cuffaro.