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28/10/2009 05:54:45

"Sala Enzo Genna": un altro pasticcio dell'Amministrazione Carini


Innanzitutto, dicevamo, per l’eccessiva fretta. Piazza Peppino Impastato ha dovuto aspettare due anni dalla mozione presentata in Consiglio Comunale dal consigliere Gesone e approvata dal consesso, ed una incredibile richiesta di chiarimenti da parte della Prefettura che voleva il curriculum del giornalista vittima della mafia. Ora, finalmente, pare che l’iter sia giunto al termine, perché il Comune ha provveduto all’acquisto delle targhe e dei sostegni che verranno collocati nella nuova Piazza Impastato (di fronte la scuola elementare Pascoli).

Il Comune giustifica l’intitolazione a Genna ricordando la carriera politica dell’ex Sindaco di Marsala, che è stato anche Assessore provinciale, più volte consigliere e – si legge in delibera – “esperto di diritto ecclesiastico”. Tra i meriti civili si ricorda anche la collaborazione alla rivista “Lo Stagnone”.

Cliccate qui per leggere la delibera.

La legge è molto chiara su questo tipo di operazioni. Non si possono attribuire nomi di persone che siano decedute da meno di 10 anni, salvo deroga del Ministero dell’Interno (L. n. 1188/1927). Esemplificando il procedimento per l’assegnazione del nome può essere così schematizzato: 1. Proposta dell’ufficio per l’intitolazione di una o più aree di circolazione; 2. Deliberazione Giunta Municipale; 3. Trasmissione della deliberazione al Prefetto; 4. Approvazione del Prefetto; 5. Esecutorietà della deliberazione; 6. Apposizione cartelli strada sul territorio. La procedura vale per le strade, ma anche per l’intitolazione di monumenti, scuole, palazzi pubblici o aperti al pubblico.

Quindi non ci siamo sui tempi. E, per di più, neanche la Commissione Toponamistica sapeva nulla dell'iniziativa dell'Amministrazione.  “Non ci riuniamo da quattro mesi” ci hanno detto alcuni membri della commissione. E quindi come si è proceduto all’intitolazione?

La cerimonia d’intitolazione è fissata per le ore 17.30, alla presenza dei familiari, e prevede la scopertura del toponimo, la benedizione che sarà impartita dal Vescovo della Diocesi Monsignor Domenico Mogavero ed un momento di rievocazione dell’attività svolta da Enzo Genna. Dopo i saluti del Sindaco Carini e dell’on. Mimmo Turano, Presidente della Provincia Regionale di Trapani vi saranno gli interventi del Magistrato Antonio Genna, dell’ex Consigliere Comunale Franca Buccellato, dell’on. Gianni De Michelis e del Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. A moderare i lavori sarà il giornalista Enzo Tartamella.

 Enzo Genna era socialista. Da sempre. Sarebbe stato giusto ricordarlo con chi ha condiviso questa sua militanza (che a Marsala ha significato, negli anni ’80, la gestione intera dell’amministrazione cittadina). Invece, singolarmente, è stata chiamata a commemorare Enzo Genna l’ex missina Franca Buccellato, anni luce distante dalla formazione politica di Genna.
E non sono stati chiamati, se non come ospiti, alcuni sui “compagni” di partito e di governo cittadino. Un nome su tutti: Pietro Pizzo. Ma ci sarebbero anche altri personaggi della diaspora socialista. Invece  sono state invitate le autorità e l’eterno De Michelis (oggi consulente del Ministro Brunetta…). Magari Pietro Pizzo avrebbe detto parole più sentite e meno ipocrite. Abbiamo sentito telefonicamente l’ex Senatore socialista: “Eravamo compagni di partito sin dai tempi dell’Università, con Enzo Genna” si è limitato a dire Pizzo, lasciando intendere un’amarezza per come tutta la intitolazione è stata maldestramente gestita. “I due erano molto affezionati. Sono molto meravigliato che lui non sia il relatore di questa cerimonia, o Egidio Alagna, i due parlamentari socialisti con cui Enzo ha collaborato. Sarebbe stato giusto coinvolgerli” ha dichiarato Elio Licari.
Il Sindaco Carini si è limitato a commentare: “Dell’organizzazione non so nulla”.
Il pasticcio è servito.