Si sta lavorando in queste ore ad una inedita alleanza tra Pd, Pdl, ed Mpa, per mandare in aria definitivamente il centrodestra siciliano e mettere in piedi qualcosa di assolutamente nuovo.
Il PD siciliano è passato dall’intransigenza sostenuta dal neo segretario regionale Giuseppe Lupo, ad un’apertura che rende possibile ogni accordo.
Questo percorso è andato di pari passo con l’involuzione dei rapporti fra Mpa-Pdl Sicilia da una parte e Pdl e Udc dall’altra.
L’avvicinamento del Pd ha coinciso con il fallimento della ricomposizione del centrodestra.
«Lombardo archivi il centrodestra e presenti una proposta politica credibile»: ecco le condizioni del Pd per sostenere un governo di programma. E, in realtà , il Pd attende Lombardo in aula: non ha chiesto l´azzeramento della giunta (che, in forza della riforma amministrativa, scade comunque a fine dicembre) ma vuole ascoltare chiare parole di rottura nei confronti della maggioranza che l´ha sostenuto.
Intanto, il Pdl Sicilia benedice il tentativo di Lombardo di andare avanti sulla strada dell´annunciato «governo di programma» aperto a forze politiche e singoli deputati disponibili. È il capogruppo Giulia Adamo a incoraggiare il governatore: «Il momento impone scelte decise e coerenti anche attraverso l´ipotesi di una ulteriore scomposizione delle rappresentanze politiche in parlamento». Una posizione che rispecchia l´opinione di quanti, nel suo gruppo, si preparano a una maggioranza senza i «lealisti» e l´Udc. Carmelo Briguglio, deputato finiano, chiama i vertici nazionali del partito alle proprie responsabilità : «La mancanza di iniziativa del Pdl nazionale in Sicilia è molto grave e mina la credibilità e la capacità di rappresentanza in una grande regione».
Ma il coordinatore siciliano del Pdl, Giuseppe Castiglione, insiste: «Non siamo interessati a geometrie variabili né ad appelli a singoli deputati. Puntiamo alla formazione di un nuovo governo con la coalizione che ha vinto le elezioni e quindi con il ritorno in giunta dell´Udc».
Duro il segretario dello scudocrociato Saverio Romano: «Lombardo, piuttosto che fare il giro delle sette chiese per raccattare qualche deputato - ha detto ad Acireale - farebbe bene ad azzerare la giunta e ripristinare la coalizione che ha vinto le elezioni.
In caso contrario si vada alle urne». Lombardo dice: «Mercoledì mi rivolgerò all´aula e se ci saranno numeri e volontà si andrà avanti, altrimenti nessuno è inchiodato alla poltrona. Abbiamo un patto forte con il Pdl Sicilia e dialoghi aperti con i tradizionali alleati con cui il rapporto non è dei migliori. Allentando questo vincolo possiamo parlare con l´intera assemblea».