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19/02/2010 08:25:22

Solo chiacchiere in Consiglio Comunale. Meglio il Festival...Interrogazioni in Consiglio Provinciale

 

considerando il solito clichè degli ultimi lavori consiliari: sospensioni dei punti all’ordine del giorno, mancata elezione del difensore civico e chiusura anticipata per mancanza del numero legale e, addirittura, copiando il festival della canzone italiana con un proprio “dopo consiglio” con finale a sorpresa.
La prima seduta della sessione, svoltasi ieri giovedì 18 febbraio è stata interamente presieduta dal vicepresidente, consigliere Rosanna Genna ed ha visto l’assenza sia del Sindaco (a Milano alla BIT, Borsa Internazionale del Turismo) che del suo vice, oltre a quella del Presidente Oreste Alagna e dei consiglieri Vinci, Ingrassia, Parrinello e Basile.IMG_0790.JPG

Dopo l’intervento del Consigliere Milazzo con la richiesta finale del prelievo dei 22 punti del’Ordine del Giorno (dal numero 13 al 34) riguardanti la demolizione di immobili abusivi, prende la parola Mauro per lamentarsi con la stampa; rimarcando la sola nostra presenza, il suo rimbrotto è rivolto alle testate che si limitano a pubblicare i comunicati stampa. Anticipa il problema della paventata privatizzazione del servizio di distribuzione dell’acqua anche a Marsala, con conseguenti rincari anche con bollette triplicate, come sta avvenendo in altre città e si auspica che, considerato il bene necessario che essa rappresenta il servizio non venga affidato a privati. Interviene il consigliere Fernandez tacciandolo di fare chiacchiere ma Mauro prontamente risponde che per lui non sono chiacchiere ma problemi che a breve toccheranno anche alla nostra città.
Gesone nel suo intervento insieme al PD si dichiara favorevole a votare in prelievo anche per rispetto della Commissione Urbanistica della quale fa parte. Nel corso del suo intervento denuncia le promesse fatte in campagna elettorale per questi immobili abusivi che non potevano invece in alcun modo essere salvati: "Aver promesso la luna non è servito a nulla".
Monteleone precisa che lui è stato eletto nelle liste di Noi Marsalesi e “che non ha mai preso impegno con i proprietari degli immobili ma che voterà tutti gli atti deliberativi che vanno a favore della comunità marsalese, e lo continuerà a fare, immaginiamoci se non voterà a favore della tutele dell’ambiente. Termina dicendo che "la soluzione non la dovrà dare il consigliere comunale ma il legislatore".
La Arcara sulla Tarsu che prossimamente sarà sostituita dalla tariffa TIA – Tariffa igiene ambientale – lamenta la illegittimità dell’I.V.A. applicata, come stabilito, al contrario del parere dell’Ufficio delle Entrate, dalla sentenza 17526 del 2007 della Corte di Cassazione.
Dopo l’intervento di altri consiglieri viene votato il prelievo dei punti riguardanti la demolizione degli immobili abusivi. Assentatosi brevemente Gandolfo, i 24 consiglieri rimanenti hanno così votato: Favorevoli 7 (Martinico, Licari,, Mezzapelle, Milazzo, Gesone, Figuccia e Provenzano), Contrari 10 (Sturiano, Rosanna Genna, Antonino Alagna, De Maria, Montalto, Urso, Arcara, Fernandez, Errera e Accardi) ed i rimanenti 7 astenuti (Coppola, Mauro, Antonio Genna, LA Vela, Cudia, Pipitone e Monteleone). Essendo richiesto il quorum di 13 voti, il prelievo non viene effettuato.

Si scorre pertanto il copioso Odg con il punto sinora più presente, cioè l’elezione del Difensore civico. I 25 consiglieri presenti hanno portato a questo risultato: 5 preferenze ciascuno per Grado e Pantaleo, 4 per Basile, 2 per Fratelli, 1 per Garamella, 1 bianca e ben 7 nulle (delle quali una con preferenza per Figuccia ed un’altra per Gaspare Sammaritano).
Al termine Mezzapelle ribadisce che dopo molti tentativi la maggioranza ancora non riesce a dare questa figura alla città e deve chiaramente dire che non vuole la carica di questa figura. Rincara dicendo che “è da oltre due anni che la maggioranza sgoverna la nostra città”.

Dovendosi discutere il punto 5 riguardante “l’approvazione del progetto di esternalizzazione del servizio di trasporto pubblico locale e contestuale scelta modalità di gestione”, il consigliere Licari, per l’assenza del Sindaco che doveva relazionare, ne chiede la sospensione; richiesta messa ai voti e con 14 favorevoli e 3 contrari viene rimandato alle prossime sedute.

Il punto 6 riguarda la modifica dello statuto del Comune e più precisamente, come precisato dal primo firmatario Licari , anche per poter ridurre i costi della politica, la modifica del comma primo dell’articolo 14 in modo che la Giunta Comunale sia composta da 6 soli assessori e non da 8 come attualmente. In prima votazione il quorum necessario è di 20 voti favorevoli e, al contrario dell’elezione del difensore civico, alla terza votazione basterà la maggioranza semplice dei consiglieri votanti. A causa del repentino allontanamento all’inizio della votazione di Cudia e Antonio Genna, i restanti 18 votanti – con votazione non valida -così si sono espressi: 10 favorevoli (Mauro, Licari, Mezzapelle, Milazzo, Arcara, Errera, Gesone, La Vela e Monteleone) 7 astenuti (Sturiano, Antonino Alagna, Martinico, De Maria, Figuccia, Provenzano e Pipitone) ed 1 solo contrario (Rosanna Genna). Subito dopo la votazione, rientrano Gandolfo e Montalto che, assieme agli altri due usciti, avrebbero reso quantomeno valida la votazione.

Altro punto, il 7 riguarda la modifica al Regolamento sull’installazione di chioschi, gazebo, tettoie e simili. Mancando il Presidente della Commissione attività produttive (Parrinello) e la Dirigente del Settore Arch. Canale viene chiesta la sospensione nonostante la presenza del Vice presidente Sturiano e dell’estensore di alcuni emendamenti, Mezzapelle. Quest’ultimo lamenta come “spesso il regolamento sui chioschi viene allargato ogni volta che vi è una richiesta... si devono evitare clientele”.
Gesone, considerando che "la primavera è alle porte, con conseguente richiesta di apertura e riapertura dei chioschi", chiede che se ne possa discutere. Con 10 voti favorevoli (Sturiano, Coppola, R. Genna, De Maria, Mauro, Montalto, Arcara, Errera, La Vela e Pipitone) e 7 contrari (Gandolfo, Licari, Mezzapelle, Milazzo, Gesone, Figuccia e Monteleone), il punto viene sospeso.

Si passa al punto successivo, il numero 8, Progetto per l’ampliamento dello stabilimento di produzione di dissalatori potabilizzatori di acque nere di bordo, comportante variante allo strumento urbanistico in contrada Berbaro su iniziativa delle Ditta “Tecnicomar Srl”. Dopo le lamentele dei consiglieri verso la Presidenza e la Segreteria e della stessa Presidente per la mancanza dei Dirigenti e dei responsabili di settore che nonostante invitati per la discussione delle delibere, spesso sono assenti, dapprima viene tentata la sospensione per mezzo della votazione ma considerando che i 18 votanti non hanno fatto raggiungere il quorum di 10 preferenze (9 favorevoli, 4 contrari e 5 astenuti) viene decisa una breve sospensione della seduta per dare il tempo alla dirigente Canale, proveniente da fuori città, di presentarsi in aula.
Al suo arrivo e conseguente ripresa della seduta, i 15 consiglieri presenti (Sturiano,Coppola, R. Genna, A. Alagna, De Maria, Mauro, Gandolfo, Arcara, Errera, La Vela, Figuccia, Cudia, Accardi, Pipitone e Monteleone) non sono sufficienti per la prosecuzione dei lavori. Occorrendone 16, la seduta viene sospesa per un’ora. All’ulteriore ripresa altri tre consiglieri assenti (Errera, Cudia e Pipitone) riducono ulteriormente le presenze a 12 con conseguente chiusura della seduta, rimandata per prosecuzione ad oggi alle ore 18,00.
Per completezza di informazione, il "dopoconsiglio" che accennavamo all’inizio è dovuto al fatto che dopo la chiusura ha preso la parola il consigliere Antonino Alagna il quale “considerando che questa sera non si è fatto nulla”, rinuncia al gettone di presenza. Alla sua richiesta si aggiungono anche Rosanna Genna e Figuccia. Il Segretario Generale Triolo li invita a ritirare i moduli a tal proposito fatti disporre da Ingrassia e Coppola e di consegnarli ai servizi finanziari per comunicare la rinuncia all’odierno gettone di presenza. Altri consiglieri hanno biasimato tale scelta ritenendola “ da scene strappalacrime”.
Tra gli assessori, presenti per buona parte della seduta Giuseppe Milazzo, Sammaritano, Rubbino e Ronci, oltre alla Bandini e a Chianetta arrivati in seguito, qualcuno dei presenti in aula – evidentemente bravo nei calcoli - si è chiesto se in giunta, con la proposta di riduzione, basterebbero loro sei.
Alle 22,26, dopo poco più di 4 ore, termina il consueto, indecoroso spettacolo allestito a Sala delle Lapidi di Palazzo VII aprile: anche oggi nessun punto approvato.

CONSIGLIO PROVINCIALE. Così come concordato in sede di Conferenza dei Capigruppo, la seduta di ieri sera del Consiglio Provinciale di Trapani è stata interamente dedicata allo scorrimento dell’attuale ordine del giorno con le risposte dell’Amministrazione a numerose interrogazioni che da figuravano da diverso tempo nell’agenda dei lavori.
Ventisette, per la precisione, le interrogazioni trattate con le risposte fornite soprattutto dall’Assessore ai Rapporti con il Consiglio, Francesco Gancitano, nonché, per gli argomenti di competenza del settore Pubblica Istruzione, dall’Assessore Marianna Como. Dieci, inoltre, le interrogazioni dichiarate decadute per l’assenza dall’aula dei Consiglieri che le avevano presentate, mentre l’esame di altri atti ispettivi è stato ulteriormente rinviato perché i rappresentanti dell’Amministrazione non sono stati ancora in grado di fornire le relative risposte.
A proposito di mancate risposte, c’è da aggiungere che il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, nel chiudere i lavori assembleari di ieri sera, ha espresso un giudizio negativo sull’assenza o sull’anticipato abbandono dell’aula consiliare da parte della stragrande maggioranza degli Assessori.
Questo atteggiamento – sottolinea il Presidente Poma – non favorisce certo il buon andamento delle sedute ed è da criticare soprattutto quando, come nella riunione di ieri sera, si sa anticipatamente che si devono trattare le interrogazioni (molte delle quali inevase da oltre un anno) ma vengono a mancare i naturali interlocutori istituzionali.
Si ricorda che la prossima riunione del Consiglio Provinciale di Trapani è fissata per martedì 23 febbraio alle ore 16,30.