Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/02/2025 20:55:00

Beni confiscati, Schillaci (MS5): "serve cambio di passo per assegnazione e riuso sociale"

 "Sui beni confiscati alla mafia occorre un deciso cambio di passo. Vanno velocizzate le procedure per l'assegnazione degli stessi affinché se ne abbia un riuso sociale immediato. Del resto, la rete dei beni confiscati e da affidare rappresenta la più grande holding immobiliare del Paese e dalla loro gestione deriva occupazione e sviluppo.

Oggi in Commissione regionale Antimafia abbiamo accolto i cinque consorzi di Legalità e Sviluppo della Sicilia che hanno sottoscritto un protocollo di intesa finalizzato alle politiche di valorizzazione e riutilizzo sociale ed economico dei beni confiscati. In una terra come la nostra, dove nei prossimi anni si stima che andranno via migliaia di giovani, pari alla popolazione di tre città capoluogo come Enna, Caltanissetta e Ragusa, non possiamo consentire che i beni rimangano in mano a soggetti “prevenuti”, come è già accaduto in provincia di Catania.

Ci adopereremo per dare un coordinamento a tutta la materia col fine di stimolare il varo di strumenti normativi innovativi, in grado di dare risposte celeri sia da parte delle Prefetture che da parte dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati e sequestrati. In tal senso i Consorzi saranno un utile collegamento tra Agenzia nazionale, Prefetture, territori e amministratori locali. In Sicilia ci sono già esempi di eccellenza nella gestione dei beni che vanno presi come paradigma per ripetere le stesse buone pratiche.

Ma sappiamo che molte volte la mancata assegnazione di beni crea punti di frattura davanti ad emergenze sociali: penso ad esempio al caso recente di una donna siciliana vittima di violenza che non ha trovato una casa rifugio pronta ad accoglierla". Lo afferma Roberta Schillaci, vice capogruppo del Movimento Cinquestelle all'Assemblea regionale siciliana.