e circa 1,5 milione per il servizio già svolto per i primi tre mesi del 2010. Tale atteggiamento potrebbe mettere in ginocchio qualsiasi società virtuosa, visto che il servizio di raccolta dei rifiuti deve essere sempre e comunque garantito. Il sindaco, altresì, da mesi annuncia di ricorrere alla rimozione dei rifiuti come Comune, addebitando poi i costi alla “Belice Ambiente”. Se il primo cittadino ha i soldi per pagare eventuali ditte private - i cui lavori, magari, li affiderebbe con ordinanza sindacale ad incarico diretto - perché non li utilizza per i debiti che ha nei confronti della società d’Ambito che ha già svolto il servizio? E mi chiedo, perché le istituzioni regionali competenti non intervengano con i poteri che la legge gli attribuisce per ripristinare la legittimità dei comportamenti del Comune di Mazara nei confronti della sua società d’Ambito? Non vorrei che l’acerrimo scontro, il quale soltanto questo sindaco alimenta, tra gli undici dell’Ambito, fa parte di una precisa strategia politica per screditare la mia persona. Strategia forse iniziata qualche anno fa da lui stesso prima che fosse eletto sindaco e da ex assessori provinciali che oggi lo collaborano e poi continuata in questi mesi una volta al governo della città . Se per Cristaldi il problema dell’Ato Tp2 è l’amministratore unico Francesco Truglio, sia, per una volta, chiaro e coerente a dirlo per rispetto istituzionale e, soprattutto, per ragioni di verità nei confronti dei suoi cittadini che oggi vedono da vicino un’eventuale emergenza rifiuti dovuta al mancato rispetto degli impegni verso la società d’Ambito soprattutto del Comune da lui amministrato. Infine, se proprio Cristaldi ha la “formula magica” per garantire ogni giorno la raccolta dei rifiuti, senza fare pagare la Tia ai cittadini e senza uscire un soldo dalle casse comunali, andrò subito in Comune a trovarlo per farmela spiegare. Più realisticamente credo che il sindaco Cristaldi dopo aver preso impegni politici contro il sottoscritto alla guida dell’Ato, non potendo assicurarne il rispetto perche nulla mi è addebitabile in merito alla corretta e continuativa gestione del servizio, stia elaborando una strategia mediatica per creare disfunzioni ed emergenze che non ci sono, da porre a base di improvvidi atti politici che getterebbero Mazara nel caos come nel 2005 e 2006, per la cui risoluzione dovrebbe semplicemente adempiere lui come sindaco della città ad obblighi di legge e al contratto di servizio che lui stesso ha stipulato con Belice Ambiente. I cittadini sappiano che se i lavoratori non raccolgano la spazzatura è solo colpa del Comune che non paga il corrispettivo contrattuale».