"Sono emerse numerose proposte interessanti - ha detto il responsabile del Viminale, di cui abbiamo preso atto e che saranno trasferite nel dibattito parlamentare sul nuovo codice delle leggi anti- mafia che si sta discutendo per iniziativa del governo nell'ambito del piano straordinario approvato a Reggio Calabria, misure più efficaci nell'aggressione ai patrimoni mafiosi, sulla tracciabilità dei flussi finanziari sulla certificazione antimafia, sul ruolo attivo delle Prefetture per supportare gli imprenditori contro le infiltrazioni mafiose. tante cose interessanti che saranno valutate".
Maroni ha ricordato che secondo l'Fmi i proventi e le attività mafiose fruttano 118 miliardi di euro che si riducono a 90 al netto dei costi per il riciclaggio. Sono soldi "che la mafia e le altre organizzazioni criminali hanno disponibili tutti gli anni in Italia come investimenti per infiltrazioni nelle attività economiche. Questa è la cosa più grave. Su questo, sugli strumenti per intercettare il riciclaggio e gli investimenti mafiosi nell'economia legale, si concentra l'azione dell'attività investigativa della polizia".