Scrivono i consiglieri di Grillo che "ogni anno visitano MOZIA almeno 50 mila persone il 10% delle quali di nazionalità straniera", ma non citano assolutamente al fonte di questo dato. Sarà vero? " Le 50 mila persone che passano da Mozia potrebbero essere una grande risorsa per la città di Marsala se solo ci fosse un minimo di organizzazione. Nella stragrande maggioranza dei casi i turisti, organizzati da gruppi ed agenzie, non passano da Marsala". Anche quest'ultima affermazione è approssimativa e non vuol dire nulla, anche perchè i turisti "passano" da Marsala, solo che non soggiornano: in pratica arrivano la mattina, visitano la laguna e la città e poi vanno via. Ecco i tre obiettivi che si pongono i consiglieri comunali firmatari del documento: "Primo: diffidare l’Aigest, la Provincia Regionale di Trapani e le compagnie aeree a denominare l’aeroporto Vincenzo Florio di Marsala- Trapani. Indicare in tutte le destinazioni dei voli per Birgi la denominazione della città : aeroporto di Marsala-Trapani (l'ex sindaco Salvatore Grillo ottenne questo risultato con Alitalia)". Ha senso? Ha senso soprattutto se i servizi a terra rimangono quasi nulli?
Continua il documento con il secondo punto: "Perché quando si visitano le più importanti città del mondo fanno pagare ogni movimento e a Marsala siamo così passivi? Anche a Marsala si può ipotizzare, per tutti i Pullman, un obbligo di check point per l’ingresso in Città ed il parcheggio a pagamento fuori “le porte" (per esempio vicino le Cantine Florio o nel parco turistico di Salinella). È evidente che il Comune dovrebbe organizzare un servizio a pagamento per il collegamento dal parcheggio comunale all’imbarcadero per Mozia attraverso navette o taxi. Per imporre il parcheggio ed il check point è sufficiente una delibera di giunta per regolamentare il tutto. Per esempio stabilire che per entrare a Marsala in pullman è necessario passare dal check point situato sui principali punti di ingresso della Città . Al check point si registra l'ingresso del pullman e si indica il luogo del parcheggio obbligatorio, con l’eccezione per quanti devono recarsi presso un albergo in città . I turisti avrebbero la facoltà di avvalersi dei mezzi pubblici e privati per entrare in Città . Occorrerebbe stabilire un divieto di transito per i Pullman nella zona dell’imbarcadero, per le ovvie ragioni che le piccole e pericolose strade non sono transitabili da mezzi così grandi. Il servizio navette può proporre tante e diverse opportunità di itinerario al turista che sarà messo a conoscenza delle risorse archeologiche e culturali che offre Marsala. Questa piccola iniziativa consentirebbe, tra l’altro, un incasso rilevante per le casse del Comune di Marsala. Non si intende fare previsioni, ma i pullman che sostano all’imbarcadero sono proprio tanti". Anche questa proposta non ha alcuni rilievo pratico, nè alcuna base scientifica. Nelle città turistiche si pagano gli spostamenti perchè sono effettivi, ci sono i servizi, e, detto in parole povere, il gioco vale la candela. A Marsala dovremmo fare posteggiare davanti le Cantine Florio i pulmann, per persone che vogliono vedere un'altra cosa, dall'altra parte della città !
Infine i consiglieri aggiungono: "Studiare modalità di incentivi per i turisti che pernottano a Marsala (Collaborazione con Raynair, pacchetti turistici con le altre città della provincia, ingressi gratuiti nei musei, sconti negli alberghi che rispettano le normative sull'ambiente e l'energia)". Il Comune ha già messo in atto dei pacchetti, che si sono rivelati totalmente fallimentari perchè calati dall'alto (il riferimento è alla sfortunata operazione "Dormi a Marsala con un euro") e non approvati dagli albergatori. Ai quali basterebbe, per esempio, far evitare di pagare l'aumento dell'80% della tassa sui rifiuti, voluta da Carini. ...