Esposto è stato condannato in appello a 8 anni per associazione mafiosa. Secondo la Procura Antimafia di Palermo i beni oggi oggetto del provvedimento di confisca derivano dai guadagni illeciti ottenuti grazie all'appartenenza a Cosa Nostra.
E' importante notare che si tratta di beni non direttamente di Rosario Esposto, ma intestati, per esempio, ai figli, o ad altri soggetti, e che i giudici invece hanno ritenuto a lui direttamente riconducibili. Si tratta del 48 per cento della «Bep costruzioni srl», intestate a Giacomo Esposto, il 50 per cento della «Gard costruzioni srl», intestate a Rosario e Giacomo Esposto, un immobile di via Florio del valore di 60 mila euro, intestato per 2/4 indivisi a Tiziana e Giacomo Esposto, la lussuosa villa in contrada Colombaio Lasagna, dal valore di 674 mila euro, anche questa intestata a Giacomo e Tiziana Esposto, un immobile in piazza Carmine intestato a Giacomo Esposto, il 51 per cento delle quote della «Marsala residence srl», intestate a Salvatore Santangelo.
Il sequestro dei beni di Esposto era scattato nel Dicembre 2005, proprio a seguito del suo arresto.