Gli avvocati Alessandro Sammarco, Nino Mormino, Giuseppe Di Peri e Pietro Federico avevano chiesto di ascoltare l'avvocato napoletano Gregorio Donnarumma, il collaboratore di giustizia campano Antonio Cutolo e di acquisire alcune intercettazioni telefoniche. Sia pure in modi diversi e con accenti e sfumature differen: rti sarebbe emerso un tentativo di "aggiustamento" del processo ai danni del senatore del Pdl. Il collegio presieduto da Claudio Dall'Acqua ha ritenuto pero' generiche e prive di rilevanza decisiva nel dibattimento tutte le richieste della difesa. In precedenza era stato il Pg Antonino Gatto a chiedere per tre volte la riapertura del dibattimento, ma solo in un caso, relativo al dichiarante Gaspare Spatuzza, aveva ottenuto di sentire in aula il nuovo testimone. Per quel che riguarda Massimo Ciancimino invece c'erano stati due "rigetti" della richiesta. L'udienza e' proseguita con l'arringa del difensore d'ufficio di Gaetano Cina', coimputato di Dell'Utri e morto negli anni scorsi e il processo e' stato poi rinvato al 14 maggio, quando comincera' a parlare il primo dei legali di Dell'Utri.
Riprende questa mattina a Palermo il processo d'appello al senatore del Pdl Marcello Dell'Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.La corte della seconda sezione penale, presieduta dal giudice Claudio Dall'acqua, oggi dovrà decidere se accogliere le richieste avanzate la volta scorsa dalla difesa. In particolare i legali dell'imputato chiedono che vengano acquisite le dichiarazioni rese il 20 aprile scorso dal collaboratore di giustizia Antonio Cutolo, nonchè le intercettazioni dei colloqui avvenuti tra l'avvocato Donnarumma ed una organizzatrice del concorso Miss Italia, in cui si farebbe riferimento ad un complotto per colpire Dell'Utri attribuendogli rapporti con ambienti legati a Cosa nostra.