Il Lombardo-Ter, a prescindere dalle vicende giudiziarie, non potrà andare avanti a lungo perché non è in grado di gestire le riforme che servono alla Sicilia”. Lo ha detto il segretario regionale del Partito Democratico siciliano Giuseppe Lupo, a margine della direzione regionale, che si è tenuta ieri a Palermo nell’hotel San Paolo Palace. ”Le proposte del Pd siciliano – aggiunge Lupo- che oggi sono legge, come la riforma del sistema dei rifiuti, l’acqua pubblica, l’esenzione dei ticket sanitari, gli incentivi per l’occupazione, l’apertura pomeridiana delle scuole, le zone franche dai tributi per le piccole imprese, gli interventi per l’agricoltura, l’artigianato, la cooperazione, l’edilizia e per i lavoratori precari e i forestali, aiuteranno la Sicilia in un momento di gravi crisi economica”. ”Non abbiamo proposto e votato queste leggi – conclude – per sostenere il governo regionale ma per rispondere ai bisogni dei siciliani traditi da Berlusconi e dal centrodestra”.
GASPARRI. "Il Pd è in affanno in tutt'Italia e in Sicilia ha trovato la possibilità di entrare nella maggioranza alla Regione, modificando così il risultato delle urne". Lo ha detto il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, intervenuto a un'iniziativa del Popolo della libertà organizzata a Palermo dal senatore Carlo Vizzini.
"Chi - ha aggiunto - inalbera improprie bandiere del Pdl, unendosi poi con la sinistra e con il senatore Lumia, dovrà porsi il problema di questo comportamento". Per Gasparri le critiche al governatore Raffaele Lombardo non dipendono dalle sue vicende giudiziarie: "Il nostro - ha spiegato - è un giudizio politico".
"Occorre - ha concluso Gasparri - ritrovare in Sicilia l'unità del Pdl: non si può stare in una maggioranza con il Pd e visto che i tra i protagonisti di questa vicenda ci sono personaggi di prima linea, della questione siciliana dovrà occuparsi il presidente Berlusconi".
Il Sicilia il Pdl all'Assemblea regionale si è spaccato in due gruppi, uno dei quali, il Pdl-Sicilia, che si rifà alle posizioni del sottosegretario Gianfrancio Micciché, è al governo con Lombardo. L'esecutico è sostenuto dall'esterno anche dal Pd e dall'unico deputato dell'Api.
CASCIO. "La questione del Pdl Sicilia va risolta velocemente. Siamo pronti ad aggiungere un posto a tavola ma non possiamo sacrificare gli uomini che hanno creduto nel progetto politico del Pdl ortodosso". Lo ha detto a margine di una manifestazione del Pdl, a Palermo, il presidente dell'Ars, Francesco Cascio, rispondendo ai cronisti sulle tensioni tra i cosiddetti lealisti e i "ribelli" di Gianfranco Micciche'. "I margini per risolvere la spaccatura - ha aggiunto Cascio - comunque ci sono".
MATTARELLA. "Le leggi varate dall'Assemblea regionale siciliana con il contributo determinante del Pd rischiano di essere del tutto vanificate dall'inadeguatezza della giunta Lombardo''. E' quanto afferma Bernardo Mattarella, deputato regionale del Partito democratico.
''C'e' uno scarto intollerabile, infatti, tra il buon livello di produttivita' del Parlamento e la completa paralisi dell'esecutivo - continua l'esponente del Pd - Lo dimostra emblematicamente la vicenda relativa alla nomina dei dirigenti regionali che si trascina da quattro mesi''.
''Piuttosto che polemizzare quotidianamente con tutto cio' che lo circonda - prosegue - il presidente della Regione dovrebbe spiegare perche' non riesce ad individuare i vertici della burocrazia. Senza di loro, infatti, nessuna riforma potra' mai essere attuata ed il ritardo accumulato per la loro nomina ha gia' prodotto un danno grave''.