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14/06/2010 04:03:34

Turano e Carini litigano sulla colmata. Verso una riunione Provincia - Comune

“La mia richiesta – precisa il Sindaco Carini – scaturisce da una concreta possibilità di sistemare, definitivamente, la colmata. A mio giudizio, infatti, interagendo congiuntamente, Provincia e Comune, potranno ottenere i giusti finanziamenti attraverso i fondi Fas – linee di azione 7.1 e 7.2. L’importante però – continua il primo cittadino lilybetano - è non perdere tempo e, sinergicamente provvedere a disporre quanto necessario per partecipare all’avviso pubblico che consente di potere ottenere le somme necessarie dai fondi governativi per le aree sottoutilizzate”. Mentre da un canto il Sindaco cerca l’intesa con la Provincia, dall’altro rimane fermo sulla sua posizione per quel che riguarda la rimozione delle alghe della colmata. “Voglio ribadire – conclude Carini – che non sono assolutamente d’accordo con il Presidente Turano sulla rimozione delle alghe che insistono nella colmata. E’ notorio, infatti, che una volta tolte, esse, per le correnti e i venti che spirano sul litorale sud, verrebbero ben presto a riformarsi, se contemporaneamente non si interviene per la bonifica dell’area. In buona sostanza sarebbero dei soldi spesi inutilmente”. Nelle more dell’intervento complessivo, il Sindaco tiene anche a sottolineare che è urgente provvedere a spianare i fanghi e a togliere la recinzione.

 

Ancora una volta, la Colmata di Marsala, diventa oggetto di facili strumentalizzazioni. Ed è lite tra il Turano e Carini, che si rimpallano le responsabilità. Nei giorni scorsi Turano e l'on.le Giulia Adamo hanno annunciato che verranno ripresi i lavori per la sistemazione dell'area del lungomare di Marsala. In pratica, viene ripristinato il procedimento cominciato da Adamo quando era presidente della Provincia. Colmata_Casabianca_1.JPG

 

Per Carini l'annuncio di Turano è falso, e verranno rimosse solo le alghe, non i fanghi: " Non voglio fare polemica, anzi, mia auguro che l’intervento del presidente Mimmo Turano sia il primo passo verso la soluzione della questione fanghi che – sottolineo – è di competenza della Provincia di Trapani. Però, non posso non evidenziare che c’è voluta una mia diffida perché qualcosa cominciasse a muoversi" E’ del 19 maggio scorso, infatti, la nota di sollecito con la quale il Sindaco Carini comunicava al presidente Turano che << in caso di mancata concreta risposta entro trenta giorni dalla presente, assumerò iniziative concrete finalizzate a dare soluzione alla problematica…>>.

Continua Carini: "Prendo atto dell’avvio di questi primi lavori di bonifica nell’area di colmata; ma continuerò a vigilare perché il degrado su quel litorale venga totalmente eliminato. Il Comune di Marsala, dal canto suo, tutto quello che poteva fare l’ha concluso da tempo (vedi la caratterizzazione dei fanghi, con la quale ne è stata esclusa la nocività), ora si chiede al presidente Turano di essere consequenziale agli impegni assunti pubblicamente, eliminando l’indecente spettacolo che cittadini marsalesi e turisti sono ancora costretti a vedere. Mi chiedo: quando verrà eliminata la recinzione ? quando verrà livellata la superficie con i cumuli fangosi ? E’ stato redatto ed approvato un progetto ? Sono state reperite le relative risorse finanziare ? A quando le risposte delle Provincia di Trapani ?”
 

La risposta di Turano non si è fatta attendere. Per Turano la vicenda della colmata riguarda anche il Comune di Marsala, "il cui sindaco farebbe anzi bene a tenere distinto l’aspetto generale della Colmata, che interessa un vasto territorio da quello, in vero di più ridotte dimensioni, che riguarda invece, la strada provinciale che ivi insiste e le complementari misure di salvaguardia di tale struttura ,ambito quest’ultimo, assai più ridotto rispetto all’attuale contesto della Colmata e che apre scenari, anche di carattere urbanistico di immensa portata e sicuramente di diretto interesse comunale".  Continua Turano: "La Provincia, sotto mia indicazione comunque, non si è mai sottratta dall’affrontare le procedure nel loro complesso attenendosi allo stato attuale delle cose e alle prospettive future. A tale ultimo riguardo si rammenta che è stata ricercata da tempo l’ipotesi, purtroppo scarsamente considerata , dal sindaco Carini, di definire un accordo di programma che prevedeva il coinvolgimento, anche finanziario, del comune di Marsala della parte di sua competenza. A suo tempo, era stato determinato un impegno preliminare di 125 mila euro a carico del Bilancio del comune lilybetano , peraltro mai onorato, e altrettanti 125 mila euro a carico della Provincia". Insomma, Turano batte cassa, anche perchè "l’Amministrazione provinciale ha già predisposto, per tale quota finanziaria a proprio carico, un progetto di lavori di sistemazione di una parte dell’area. Tale progetto attende solo il rilascio della concessione demaniale prevista dalla legge. Le opere di rimozione delle alghe (Poseidonia) costituiscono solo una parte dei lavori da effettuare e ritenute propedeutiche ed essenziali dagli uffici regionali dell’Assessorato Territorio ed Ambiente. Si vuole precisare inoltre che, un ulteriore progetto preliminare, a dimostrazione che gli uffici della Provincia non hanno lasciato alcunché di intentato, è stato predisposto per un onere di circa 5 milioni di euro ,concernente i lavori di riqualificazione dell’intera area. Il progetto, già presentato ai competenti organi mesi fa , è in attesa di adeguato finanziamento.   Inoltre , desidero ricordare che, nell’immediato futuro, sono previsti i seguenti interventi: esecuzione del progetto di 125 mila euro; predisposizione ed attuazione di un altro progetto (attualmente in corso di redazione), per la sistemazione dell’area su cui insistono le terre di -Ronciglio-lato Petrosino. Gli atti e le procedure  sono verificabili presso gli uffici della Provincia, sia dal sindaco Carini che da chiunque possa averne interesse. E’ comunque auspicabile una maggiore collaborazione da parte del comune di Marsala, peraltro direttamente interessato alla questione; in merito, devo ancora registrare il mancato rilascio, da parte di quest’ultimo, dell’ultimo parere previsto sul progetto di 125 mila euro in precedenza citato".