Dal 23 giugno i mezzi della «Belice Ambiente» e altri presi a nolo, saranno così costretti a raggiungere una delle discariche disponibili in Sicilia - Siculiana, Gela oppure Mazzarà Sant’Andrea - per conferire i rifiuti, con un aggravio di costi che finirebbe per gravare sui cittadini. La preoccupazione dei sindaci, proprio alla vigilia dell’assemblea dei soci che voterà il nuovo organo amministrativo, si è registrata già oggi e domani, in apertura dell’assemblea, il presidente del Collegio sindacale Riccardo Compagnino illustrerà lo stato d’emergenza che si profila per le prossime settimane. Emergenza che si potrebbe superare soltanto con un’ordinanza art.191 firmata
dal presidente della Regione Raffaele Lombardo, d’intesa col Ministero dell’Ambiente, a fronte di una richiesta che gli ha fatto già pervenire «Belice Ambiente», che riaprirebbe i cancelli della discarica di Campobello. Da qui l’appello di Gianni Pompeo, sindaco di Castelvetrano ed ex presidente dell’assemblea intercomunale di controllo: «Solo la Regione ci può evitare il peggio, il mio è l’appello accorato di tutti i colleghi sindaci affinché ci sia l’impegno del presidente e dei funzionari per evitarci un’emergenza che avrebbe le ripercussioni inevitabili sui cittadini, con l’aggravio dei costi». L’appello di Pompeo è anche per un altro capitolo sulla discarica, legato al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale che, una volta ottenuta, consentirebbe il conferimento dei rifiuti in regime “ordinario”. L’ufficio tecnico della società ha saputo che per il 23 giugno è convocata la conferenza di servizio prevista per il rilascio dell’AIA. «A Lombardo chiediamo un’accelerazione dei tempi, nel rispetto delle regole, affinché in quest’Ambito non si registri quanto, invece, sta avvenendo in altre parti della Sicilia» dice il sindaco di Partanna, Giovanni Cuttone. «Trasportare i rifiuti dell’Ambito in altri impianti lontani da questo territorio, sarebbe drammatico per i comuni che non sono nelle condizioni di affrontare il problema» dice Ciro Caravà , sindaco di Campobello, città dove si trova la discarica a tutt’oggi in utilizzo. «Non vogliamo mettere nel panico nessuno ma quanto diciamo è soltanto la verità in cui ci verremmo a trovare» conclude Caravà .