“Molti petrosileni hanno manifestato idee ed avanzato proposte che sono diametralmente opposte alle dichiarazioni del sindaco di Petrosino Biagio Valenti.” - ha aggiunto Salvatore Rubbino - “Inoltre, molti cittadini marsalesi sono sulla stessa lunghezza d’onda dei fratelli petrosileni. Francamente, facciamo fatica a credere che l’unico pensiero dei cittadini marsalesi, residenti nelle contrade limitrofe a Petrosino, sia quello di prendere perenne residenza nel locale cimitero. Per il quale, peraltro, il Comune di Marsala ha stanziato cospicui fondi”.
Lo scopo della fusione è quello di riorganizzare il territorio per una più efficiente gestione dei servizi ed un notevole risparmio di denaro pubblico.
Il progetto del movimento è quello di mantenere gli attuali uffici del comune di Petrosino per garantire gli stessi servizi di cui godono i cittadini marsalesi residenti in centro. Inoltre, verrebbero aggiunti altri due uffici periferici nei quartieri di Birgi e Paolini. In questo modo verrebbe coperto tutto il territorio, dal versante nord di Marausa fino al versante sud di Triglia Scaletta.
Quindi, ribadiamo che il concetto di un nuovo assetto territoriale metterebbe fine ad una divisione che penalizza i petrosileni, unificherebbe la gestione dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, politiche sociali, trasporti, sicurezza, ecc.), convoglierebbe le risorse economiche in un’unica municipalità con conseguente riduzione delle spese, dando al territorio una nuova opportunità di sviluppo.