Ho infatti appreso solo dalla casuale lettura di un manifesto murario che il 28 luglio ci sarebbe stato un incontro per definire il nuovo
organismo. Successivamente ho ricevuto un sms dal responsabile organizzativo, e alcuni giorni fa, dopo che lo stesso incontro è stato rinviato al 5 luglio per l'indisponibilità del segretario regionale, una telefonata del segretario provinciale Turano che mi invitava a «presenziare» (sic).
Turano considera la nascita di un nuovo soggetto politico alla stregua di una cerimonia nuziale. E, da aspirante sposino del nuovo soggetto politico, si è limitato a fare gli inviti, peraltro con una discrezionalità che ne rivela solo i calcoli personali. Non si capisce infatti perché invitare il senatore Calogero Mannino e non un altro parlamentare. O meglio, si capisce benissimo se il segretario continua a muoversi con logiche correntizie e cerca protettori. Più che il Partito della Nazione, mi sembra il partito delle contrade.
A queste condizioni, che mortificano il dibattito politico e il confronto interno all'Udc, io mi tiro indietro. E annuncio che fin quando nel partito a Trapani non verranno ripristinate le regole, non parteciperò ad alcun incontro.
Voglio sperare che il segretario regionale Saverio Romano, smetta i panni dell'osservatore imbelle, e dica se il Partito della Nazione è una cosa seria o, come invece temo, se a Trapani sia stato dato in appalto ad una corrente»