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05/07/2010 06:43:50

Dopo l'approvazione del bilancio a Marsala si apre la crisi (isterica)

Carini non ha più una maggioranza, ma riesce a prendersi gioco con facilità dei gruppi consiliari sfruttando la scarsa coesione al loro interno, le liti e a volte anche la scarsa prepararazione dei consiglieri. Le ultime doglianze vengono da Ginetta Ingrassia, consigliere comunale dell'Mpa, che subito dopo aver approvato il bilancio controvoglia ha dichiarato: «Votiamo il bilancio per rispetto dei cittadini, ma da domani ci sentiamo disimpegnati e invitiamo i nostri assessori a non partecipare alle attività di governo se prima non concordate con il gruppo». Il problema è proprio questo: che gli assessori se ne fregano. E continuano a partecipare all'attività della Giunta Carini. In realtà dei sue assessori Ronci e Alagna ben poco si sa, circa la loro attività. Il primo si è arenato sulla questione degli ormeggi all'interno dello Stagnone, del secondo non è mai arrivato - mai - un solo segnale di attività. Ma, ad ogni modo, l'economo municipale stacca ogni mese per loro un sostanzioso assegno.
Un altro fronte aperto è all'interno del Pdl - Ppe, che è il gruppo che è uscito davvero massacrato da questo giro di valzer per l'approvazione del bilancio. Massimo Grillo, leader del drappello di consiglieri, aveva tuonato: "Carini riduca le tasse! Sappiamo noi dove deve tagliare!". In realtà gli è bastato il classico contentino per il campus biomedico, l'albo dei cittadini responsabili e le altre diramazioni grilliane, per fare clamorosamente marcia indietro. Morale: non solo le tasse sono aumentate, ma sono aumentate, grazie a Grillo e soci, anche le spese. E' per questo che il capogruppo Giacomo Pipitone proprio non se l'è sentita di votare il bilancio, e in contrasto con i suoi colleghi si è astenuto.
Di crisi parlano anche Manlio Mauro e Michele Gandolfo, dell'Udc - Partito della nazione. Gandolfo un pallino ce l'ha: "Via Grillo, dentro il centrosinistra". Ma resta un'appello abbastanza inascoltato.
A proposito di opposizione, il più duro di tutti con Carini è l'indipendente Paolo Mezzapelle: «Da ora in avanti - ha detto l'ex assessore regionale del Pri - il centro destra vada avanti con la propria maggioranza. Se volete la nostra presenza per mantenere il numero legale dovete esplicitamente richiederla».
Carini da parte sua, si gode il bilancio approvato, e accusa di miopia politica i suoi stessi consiglieri. Il gioco è facile: mettere caos su caos per governare alla meno peggio una maggioranza a brandelli.