coalizione. Ha fatto capire di aver pazienza "fino ad un certo punto", ma di essere in grado di decidere. E una volta che ha deciso, ha fatto il patatrac. La sua nuova Giunta vanta il record di contestazioni da parte del Pdl Sicilia e di altri ribelli della coalizione. Mentre dal centrosinistra si lanciano in simpatici sfottò. La situazione incredibile è che ora Turano ha comunque una maggioranza risicatissima in consiglio provinciale, di appena 18 consiglieri su 35. Insomma, siamo al punto di prima. E c'è anche del mistero sui nuovi assessori. Perchè già hanno firmato e di conseguenza hanno accettato la nomina gli assessori del Pdl lealista Cettina Spataro, il marsalese Mariano Savalla e Duilio Pecorella; l’assessore dell’Mpa Vito Torrente e l’assessore “tecnico” Calogero Minore. Ma fino ad ieri mattina non c'era nessuna notizia da parte dei due assessori nominati in quota Pdl - Sicilia, Doriana Licata (area Adamo) e Natale Amoroso (area Scilla). Turano aveva così una Giunta di 10 assessori su 12 (i cinque nuovi che hanno firmato più i cinque già riconfermati) .
Doriana Licata ha poi accettato. Più della fedeltà a Giulia Adamo, contò la poltrona.
Per comunicare il suo mezzo tradimento Licata ha pensato bene di lanciarsi in una lettera aperta strappa lacrime a Giulia Adamo (rispettosamente ricca di lettere maiuscole) che è la cosa più divertente partorita da questo estenuante (quanto inutile) dibattito politico. Ecco la lettera, è un capolavoro:
Cara Giulia,
questa mia lettera vuole essere un modo per poter sintetizzare i motivi della mia scelta e certamente non intende rappresentare una causa di rottura con la linea politica del PDL Sicilia che riconosce in Te la massima espressione in Provincia di Trapani.
Ho condiviso con Te tutte le scelte politiche con la massima trasparenza ed onestà , ho lottato insieme a Te per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati, non mi sono mai tirata indietro o sottratta a quelle battaglie controcorrente che hanno sempre contraddistinto la nostra azione politica, sono stata al Tuo fianco nella battaglia prima del mancato Assessorato Regionale e poi del meritato ruolo di Capogruppo all’ARS, conto ben sedici anni di militanza in Forza Italia ed ho fatto tutte le campagne elettorali cercando di dare sempre il massimo come solo un buon “soldato” sa fare, ho saputo fare mille passi indietro quando mi è stato chiesto e non ho mai tradito quei valori in cui io credo e quegli uomini come il nostro leader Gianfranco ed il nostro amico Pippo che hanno saputo costruire una squadra magnifica e quel movimento in cui noi oggi ci rivediamo ed in cui crediamo.
Ma pur condividendo la battaglia morale fatta nei confronti di un sistema politico poco trasparente colmo di inciuci e tradimenti, ritengo che la responsabilità primaria debba essere unicamente individuata nella scelta del coordinatore Regionale del PDL cosiddetto “lealista” che si è assunto l’intera responsabilità circa i nominativi indicati e designati e sul loro possibile effetto domino e che non vede l’ora di “farci fuori” dal contesto provinciale ancora una volta.
E’ sotto gli occhi di tutti che questo modo di fare politica non ci appartiene, ma tutto ciò non può e non deve ostacolare quel percorso politico tracciato e costruito con i sacrifici di tutti noi, pienamente consapevole che rimanere fuori dal contesto provinciale penalizzerebbe fortemente la nostra terra e la nostra gente che ci incontra e ci chiede di andare avanti e ci ricorda costantemente che la pazienza più volte avvilita diventa furore ed è proprio questo ardore che mi ha spinto ad accettare l’incarico che grazie a Te ed al PDL Sicilia ho avuto l’onore di ricevere.
E nel ricordare le parole del nostro leader quando scrisse a Berlusconi: “concludo la mia lettera a cuore aperto con la speranza che Lei voglia considerare ed accogliere le ragioni di chi Le vuole troppo bene per dirle sempre e solo sissignore”!, io vorrei ringraziarti dal profondo del cuore per tutto quello che hai fatto per me, per avermi designato e definito un assessore di assoluto livello ma stavolta, credimi, non posso tirarmi indietro, sarebbe interpretato dalla gente che ci ha sostenuto come un atto di debolezza politica che in questo momento io e Te non possiamo permetterci.
Certa che capirai la mia assoluta buonafede , la mia reale intenzione di lavorare nell’interesse del gruppo e del nostro territorio e sicura della Tua comprensione ,resto come sempre a disposizione, coinvolta più di prima, per realizzare e portare avanti quel progetto politico che abbiamo pianificato insieme e che sono certa ci vedrà nel prossimo futuro protagonisti indiscussi.
Con immensa stima e gratitudine…. , Doriana Licata
A Turano non è sembrato vero. Ed infatti l'ufficio stampa si è prodigato subito nel trasmettere la foto dell'accettazione dell'assessorato da parte della giovane campobellese.
Nel frattempo si registrano altre reazioni.
Il coordinatore dei Giovani del PDL Trapani-Erice Giacomo Gucciardo si congratula con i due nuovi assessori provinciali Duilio Pecorella e Cettina Spataro.”Sono sicuro-afferma-che riusciranno ad espletare questo nuovo incarico in maniera ottimale e nell’interesse preminente del nostro territorio ,così come hanno già mostrato nelle loro precedenti esperienze in consiglio provinciale e nella giunta Fazio.La loro nomina è sintomo e sinonimo di come all’interno del nostro partito stia crescendo una nuova classe dirigente giovane e gagliarda che lascia guardare il futuro con ottimismo e speranza”.
Opposto il giudizio del gruppo consiliare del Pdl Sicilia di Marsala: "Riteniamo doverosa ed opportuna la presa di posizione degli onorevoli Giulia Adamo e Toni Scilla nei confronti del rimpasto di Giunta alla Provincia. La nostra area politica nasce per introdurre nuovi criteri e metodi di fare politica. Le scelte operate dal presidente Turano sono invece infarcite di una vecchia e consunta logica di partito che non ci appartiene. Il Pdl Sicilia non può essere affiancato ad un sistema di potere che continua a rendersi autoreferenziale. Al presidente Turano era stato chiesto un atto di coraggio, una spinta all’innovazione. Ha preferito costruire una Giunta che è già in crisi e che non ha nulla da dire al territorio. Siamo fortemente contrari alla decisione del consigliere Doriana Licata di accettare la nomina assessoriale. E’ un errore grossolano, frutto di una caduta di stile che rischia di trasformarsi in mero opportunismo politico. Le responsabilità di governo si assumono dopo una scelta collegiale ed una sintesi politica. Il neo assessore è invece caduto nella trappola di una inutile forzatura che può essere vista soltanto come uno sterile protagonismo. Invitiamo Doriana Licata a rivedere la sua posizione ed a presentare le dimissioni. E’ chiaro che non può rappresentarci. La sua è una scelta personale e personalistica che non ci appartiene".
Questa l'opinione di Anna Maria Angileri del Pd su questa vicenda: "Il rimpasto di giunta effettuato dal Presidente della Provincia,dimostra, ancora una volta, l’estrema fragilità della maggioranza che governa il nostro territorio. Dopo un’estenuante gestazione, fase in cui nessun componente della maggioranza si è preoccupato della lunga vacatio amministrativa in settori nevralgici per la Provincia (pubblica istruzione, edilizia scolastica, lavori pubblici), assistiamo al varo di una nuova Giunta, caratterizzata dall’appartenenza e non da un programma. Alle “fazioni” che lo sostengono non sono sufficienti le spartizioni di assessorati, sottogoverni, incarichi e quant’altro e preferiscono logorarsi in estenuanti polemiche sempre più lontane dalle esigenze del territorio e dei cittadini. Chiedo all’On Turano di dimostrare, con i fatti, di essere il Presidente dei cittadini e non di una rissosa coalizione di Partiti, adottando tutte le azioni consentitegli dalla politica e dalla legge per riportare al centro del dibattito l’azione amministrativa e le esigenze, per troppo tempo trascurate, di scuola, viabilità , società partecipate ed altro ancora. In uno dei momenti storici più tristi, sotto vari profili, per il nostro territorio, in cui disoccupazione, precariato, crisi economica e morale la fanno da padroni, il Presidente Turano deve prendere atto che tre giunte in due anni testimoniano il fallimento della azione Politica ed Amministrativa gestita come “sintesi di coalizione” e ripensare al modo di gestire la cosa pubblica, dando risposte concrete in termini di efficienza e trasparenza".