Una richiesta in tal senso è stata inviata dai revisori al presidente del Consiglio, Francesca Marano, perché convochi l’assemblea con
all’ordine del giorno un intervento correttivo che ripristini lo strumento finanziario nell’alveo dei pareri espressi dal collegio e dai dirigenti dei diversi settori e servizi (su alcuni emendamenti erano contrari i loro pareri).
«I tre capigruppo Bongiorno (Udc), Cicala (Pd) e Parrinello (Popolari per Valderice) – commenta il sindaco, Camillo Iovino – sono stati ‘bocciati’ dai revisori dei conti del comune. Il bilancio di previsione stravolto dai loro emendamenti illegittimi è da correggere. Le variazioni di bilancio imposte contro il parere dei revisori sono una forzatura politica delle regole finanziarie e contabili stabilite dalle leggi».
Nei giorni scorsi, il primo di settembre, era stato proprio il sindaco Iovino a chiedere ai revisori, secondo le prerogative e le competenze e i poteri che la legge attribuisce loro, di pronunciarsi con una propria relazione sul bilancio di previsione votato dall’inedita maggioranza. Oggi i revisori (Paolo Desideri, Giuseppe Coppola, Salvatore Minaudo) si sono pronunciati, di fatto dando ragione all’amministrazione comunale chiedendo, quindi, al Presidente del consiglio di predisporre urgentemente le modifiche per ripristinare la regolarità dello strumento finanziario. La relazione è stata inviata anche alla Corte dei Conti ed al Commissario ad acta della Regione, Maria Stella Maniscalco, per eventuali altri opportuni provvedimenti previsti dalle norme.
«Il dato di fatto – continua ancora Iovino nel suo commento – è che oggi l’unica alternativa che si propone ai valdericini non è politica ma un’alleanza di potere. Anzi di orfani del potere il cui obiettivo non è quello di essere propositivi ma di bloccare l’attività amministrativa per evitare che in questo comune le cose cambino, come era nelle aspettative dei cittadini. A ‘bocciarli’ però non è stato un organo politico ma un organo tecnico, come il collegio dei revisori, tra l’altro nominato nella precedente legislatura. Hanno dimostrato che in politica il fine, anche quando non è nobile, giustifica i mezzi, anche i più beceri. Noi rifiutiamo il cinismo del ‘tanto a pagare sono sempre i cittadini’».
«Sono rincuorato dal referto dei revisori – afferma l’assessore alle Finanze, Francesco Savalli –. Rispetto l’autonomia dell’organo consiliare ma non possono essere imposte modifiche selvaggie avvalendosi solamente della forza dei numeri e non delle regole. L’approvazione del bilancio di previsione 2010 nella aberrante versione tecnico finanziaria votata dal consiglio il 20 agosto scorso, la considero una brutta pagine della storia politica e amministrativa di Valderice».