Tuttavia – prosegue Scirè - il progetto di riorganizzazione, avviato a Pantelleria, è anche parte di un piano più ampio, che progressivamente coinvolgerà le modalità di erogazione dei servizi sanitari in tutte le piccole isole degli arcipelaghi italiani, come previsto dai diversi progetti regionali in coerenza con il Piano di programmazione sanitario nazionale. Progetti, che comunque – continua Scirè – devono, pur venendo incontro alle esigenze di contenimento della spesa, garantire gli standard della continuità assistenziale agli abitanti isolani, evitando penalizzazioni e disagi.
In questo contesto – aggiunge Scirè - il Piano regionale siciliano rappresenta sicuramente un modello, cui ne possono, però, essere affiancati di altri, più inerenti con le esigenze assistenziali e sanitarie del resto degli arcipelaghi italiani e che possono consentire il corretto processo di rivisitazione dell’attuale offerta ospedaliera, con l’obiettivo di migliorare l'offerta di servizi e il superamento dell’iniqua discriminazione, che da sempre caratterizza i cittadini delle piccole isole nella fruizione del diritto alla salute, come sancito dalla Costituzione.
Per questa ragione – conclude Scirè – il focus centrale del Congresso sarà proprio quello di individuare soluzioni e modelli organizzativi, tali da permettere il superamento delle attuali criticità e il raggiungimento di un’ottimale offerta dei servizi sia per i residenti che per la popolazione turistica, senza dimenticare che le Piccole isole siciliane e italiane devono essere e rimanere centri naturali di salute e di benessere”.