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25/09/2010 09:07:45

In coma indotto una delle due sorelline ustionate ieri a Mazara

di Rianimazione dell’ospedale dei Bambini: ha ustioni sull’80 per cento del corpo, è intubata e in coma farmacologico. I medici hanno ritenuto necessario questo trattamento, che dovrebbe durare per dieci giorni. I sanitari dell’ospedale Abele Ajello le avevano riscontrato ustioni di III grado in oltre il 90% del corpo, compreso il volto. La più piccola, di 9 anni, ha ustioni di I, II e III grado sul venti per cento del corpo ed è ricoverata in Chirurgia Plastica. Si è ustionata mentre abbracciava la sorella cercando di spegnere le fiamme.

Le due sorelle, di Mazara del Vallo, sono di origine tunisina, hanno 11 e 9 anni, e sono rimaste gravemente ustionate mentre a casa delle loro cugine giocavano con una bottiglia di alcool denaturato e un accendino. Secondo quanto accertato dai carabinieri, una delle due bambine spremeva la bottiglia di plastica versandone il liquido in un altro contenitore; nello stesso momento la sorella stava accendendo una candela profumata. A un certo punto il tappo della bottiglia è saltato facendo fuoriuscire tutto il liquido, che ha preso fuoco. L’incidente è accaduto ieri pomeriggio ma si è appreso solo ora.

Entrambe le sorelline, in prognosi riservata, sono ricoverate a Palermo. Quella di 11 anni è nel reparto di Rianimazione dell’ospedale dei Bambini: ha ustioni sull’80 per cento del corpo, è intubata e in coma farmacologico. I medici hanno ritenuto necessario questo trattamento, che dovrebbe durare per dieci giorni. I sanitari dell’ospedale Abele Ajello le avevano riscontrato ustioni di III grado in oltre il 90% del corpo, compreso il volto. La più piccola, di 9 anni, ha ustioni di I, II e III grado sul venti per cento del corpo ed è ricoverata in Chirurgia Plastica. Si è ustionata mentre abbracciava la sorella cercando di spegnere le fiamme.

E’ stato un vicino di casa a sentire le urla e a prestare i primo soccorsi alle due sorelline, che si trovavano in casa insieme alle cugine. Le ragazzine sono nate a Mazara del Vallo da genitori tunisini regolarmente residenti in città. Il papà è un marittimo, al momento non imbarcato, e la madre è una casalinga: una famiglia, dicono in città, perfettamente integrata. Le bimbe frequentano la scuola italiana.