Le rivolte, le fughe, gli atti di autolesionismo e le vibranti proteste dei migranti continuano a caratterizzare la quotidianità di questa struttura come di tutti i Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE) in Italia. Negli ultimi mesi, da Torino a Milano, da Bologna a Bari, da Gradisca d’Isonzo a Crotone, tutti questi lager del terzo millennio, impermeabili a qualunque forma di controllo dall’esterno, sono diventati polveriere in cui è scoppiata la rivolta dei reclusi.Sempre e soltanto per chiedere quello che spetta a tutte e tutti, a prescindere dal luogo in cui si è nati: libertà e diritti.
A Trapani è stato praticamente ultimato un nuovo e più grande Centro di Identificazione ed Espulsione in contrada Milo, all’estrema periferia della città.
L’inasprimento della repressione si misura drammaticamente nelle norme contenute nel cosiddetto pacchetto-sicurezza in cui non solo si dispone la costruzione di nuovi centri di internamento per migranti, ma anche il prolungamento della detenzione fino a sei mesi e il carattere penale del reato di clandestinità.
Ottenere il permesso di soggiorno è sempre più difficile e, così, la mancata regolarizzazione serve a creare un’enorme massa di manodopera a basso costo alla mercé degli sfruttatori, esposta al ricatto della clandestinità, delle mafie e dei trafficanti di esseri umani. E quando non riescono ad approdare sulle coste italiane, i migranti vengono respinti in mare dalle motovedette libiche (con la complicità del governo italiano) per poi essere reclusi nei centri di detenzione di Tripoli o mandati a morire nel deserto.
• Per ricordare Rabah, Nashreddine, Jamel, Ramsi, Lofti, Nasim morti nel rogo del 1999 e tutti i migranti annegati in mare, morti lavorando nelle campagne o nei nostri cantieri.
• Per la chiusura del Centro di Identificazione ed Espulsione “Serraino Vulpitta” e contro l’apertura del nuovo CIE di contrada Milo.
• Per la chiusura di tutti i CIE, per l’abolizione delle leggi razziste (Bossi-Fini e pacchetto-sicurezza).
• Per l’eliminazione del legame obbligatorio tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno.
• Per il riconoscimento dei diritti fondamentali per tutti, immigrati e non.
• Per la libertà di movimento di tutte e tutti, in Italia e nel mondo.
• Per la solidarietà e la giustizia sociale, contro il razzismo e la repressione.
Coordinamento per la Pace, Circolo "aMalaTesta", Emergency di Trapani,orgnaizzano un presidio per oggi e domani, 29 Dicembre