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03/01/2011 10:17:43

Facebook - Google: guerra di cifre

Ad affermare il primato del social network è Hitwise, divisione della società di ricerche Experian. Ma tra i colossi di internet è già guerra di cifre: qualche giorno fa ComScore, un'altra società di analisi, aveva effettivamente sancito il sorpasso di Facebook su Google a novembre, ma aveva anche confermato l'azienda di Mountain View al primo posto in classifica per quanto riguarda l'intero anno.

I dati di Hitwise prendono in considerazione il periodo da gennaio a novembre 2010, undici mesi anziché dodici. Secondo gli analisti, in questo arco di tempo, il social network di Zuckerberg sarebbe il sito più visitato in America: suo l’8,93% dell’intero traffico americano. Google.com si piazzerebbe al secondo posto con il 7,19 %, mentre il servizio di posta Yahoo! Mail prenderebbe la medaglia di bronzo, un po’ più distaccato, con il 3,52%. Google avrebbe insomma perso il primato e Yahoo! Mail sarebbe scesa di conseguenza. Fuori podio, ma al quarto posto, si classificherebbe Yahoo.com, con il 3,30% del traffico. YouTube (che fa parte del gruppo Google) è salito al quinto posto, con il 2,65%, scavalcando innanzitutto MySpace e MSN. MySpace era al quinto posto ed è stato sopravvanzato anche da MSN. Il portale di Microsoft, nella parte mail di Live.com, raggiunge l' ottavo posto, seguito da search.yahoo.com e da Bing, il motore di ricerca della software house di Redmond.

La situazione cambia
sostanzialmente aggregando i dati in base alla proprietà: se si vanno ad accorpare tutti i siti che fanno capo a Google, si raggiunge un 9.85% del traffico, ossia un valore più alto di quello accertato per Facebook.

Hitwise aveva già dato 1 notizia del sorpasso di Facebook su Google, ma limitatamente al periodo di un mese, già lo scorso marzo. Secondo alcuni analisti non appare credibile che il social network abbia mantenuto la prima posizione per tutto l'anno. Alexa.com – che misura il traffico sul Web – afferma oggi che Google risulta essere ancora il primo sito in quanto a traffico, sia sul mercato statunitense, che su quello mondiale.

I problemi per Facebook arrivano però sul fronte legale. Tyler e Cameron Winklevoss ci ripensano. E puntano a un annullamento dell'accordo raggiunto in precedenza con il sito web, dichiarandosi pronti ad aprire un nuovo capitolo della battaglia legale intorno al social network che si protrae da anni. I gemelli Winklevoss, che accusano Mark Zuckerberg di aver rubato l'idea originale per la creazione di Facebook e che hanno patteggiato un accordo che li ha portati a incassare 20 milioni di dollari in contanti e 45 milioni di dollari di azioni Facebook, ritengono di essere stati 'ingannati': l'intesa - riporta il New York Times - non rispecchia il valore reale del social network e la somma ricevuta è troppo ridotta.

Il mese prossimo i gemelli Winklevoss potrebbero chiedere alla corte d'appello federal di San Francisco l'annullamento del precedente accordo così da poter riprendere l'azione legale avviata nel 2004. E insistono: non è una questione di soldi ma di principio. Una differenza di valore c'è senza dubbio, secondo alcune stime infatti l'attuale valore dell'accordo sarebbe pari a 140 milioni di dollari. "Il principio è che Mark ha rubato l'idea" spiega Tyler Winklevoss. A complicare ulteriormente la vicenda è il fatto che i gemelli Winklevoss sono in guerra anche con gli avvocati che li hanno portati ad accettare il patteggiamento. Un giudice di recente ha stabilito che i gemelli debbano versare ai legali una commissione del 20 %, ovvero 13 milioni di dollari. Il risultato è che i soldi ricevuti dall'accordo del 2008 sono attualmente bloccati in un conto corrente. "Mark è dove è perchè noi lo abbiamo incluso nel nostro progetto" aggiungono.

Una nuova battaglia legale presenta rischi sia per i gemelli Winklevoss sia per Facebook, la cui posta in gioco è elevata: se il giudice decidesse di annullare l'accordo, la società dovrebbe decidere se patteggiare un'intesa più ricca o se andare al processo. I gemelli Winklevoss potrebbe arricchirsi di più oppure perdere tutto.
La disputa risale al 2003, quando Zuckerberg, i due gemelli e Divya Narendra erano a Harvard e Zuckerberg si è offerto di aiutarli a creare il programma Harvard Connection. Zuckerberg - denunciano i gemelli - avrebbe ritardato il lavoro e si sarebbe mostrato evasivo nel rispondere alle pressioni. Nel febbraio 2004 Zuckerberg ha lanciato The Facebook, fra l'irritazione dei suoi compagni che hanno subito avviato una causa.