Il ruolo che vestirà? Sempre quello di tigre della Malesia. A trentaquattro anni dallo sceneggiato cult della Rai di Sergio Sollima - a cui Bedi deve la sua fama in Italia - l'attore torna in tv, dopo la parentesi trash dell'Isola dei famosi e l'arcinoto cameo in Beautiful. Stavolta la scena però non è la lussureggiante savana malese ma la Trinacria.
REGISTA INDIANO - La storia, divertente e paradossale, diretta dall'indiano Aditya Bhattacharya, parla della figlia di un mafioso che desidera fortemente conoscere l'eroico pirata. Intervistato da Panorama, Kabir Bedi si racconta: la felice carriera si arricchirà della fiction sicula proprio in concomitanza con il 65esimo compleanno (compirà gli anni il 16 gennaio).
Sull'età che avanza, nessun timore: «Mi sento in forma e pieno di energie». Nell'intervista, parlando del film in preparazione, si fa riferimento al Sandokan campano, ovvero il boss casalese in cella Francesco Schiavone. Sulla possibilità che il regista possa aver tratto ispirazione dalla storia del potente capoclan, Bedi risponde ironicamente: «Non credo. Questa è una storia divertente. Mi ha incuriosito che un boss si faccia chiamare così, però di Sandokan ce n'è uno solo: io».
REINCARNAZIONE - L'attore rivela anche qualche indiscrezione sui prossimi progetti. Sarà produttore e sceneggiatore di un film indo-italiano, «Promessa finale», una commedia sulla reincarnazione con protagonisti due attori italiani i cui nomi sono ancora top-secret.