Era ricercato, insieme a suo cugino Vito, tuttora latitante, perchè condannato in appello per la strage della famiglia Cottarelli.
A distanza di 17 giorni dall’arresto, torna dunque in Italia Salvatore Marino, condannato all’eragastolo per l’omicidio di Angelo Cottarelli, della moglie Marzenna, del figlio Luca di 16 anni.
A Linate, l’aereo proveniente dalla Spagna, è atterrato poco dopo le 18,30. Poi, il trasferimento nel carcere di Opera. All’arresto, in Spagna del latitante si è arrivati grazie alla preziosissima segnalazione di un agente di polizia penitenziaria. Era in vacanza a Tenerife, secondo quanto è stato spiegato il primo gennaio scorso, quando si è trovato di fronte Marino. L’ha riconosciuto e da lì si è messa in moto la procedura che ha portato all’arresto da parte della squadra mobile di Trapani. Quando Salvatore Marino è stato rintracciato stava comprando il pane.
Era il 28 agosto del 2006. Le tre vittime vennero uccise a colpi di pistola e sgozzate. Nelle ore successive si pensò a un omicidio commesso per rapina. Le indagini della squadra Mobile della questura di Brescia portarono però ben presto alla pista che la magistratura di secondo grado avrebbe ritenuto essere quella giusta.
Una storia di traffici illeciti in cui Angelo Cottarelli avrebbe dovuto fornire fatture false, in cui i Marino sarebbero giunti fino a Brescia pressati da pesantissime necessità economiche. Nelle indagini rimase coinvolto e venne inizialmente arrestato anche Dino Grusovin che però scelse di collaborare con gli investigatori e venne processato con il rito abbreviato. Fu assoluzione tanto per lui quanto per i Marino dopo il processo in dibattimanento. Mentre Grsusovin non è ancora stato processato in secondo grado, nel giugno scorso, la corte d’Assise d’Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado nei confronti dei due cugini. Uno di loro, ora attende la Cassazione in carcere.