E' quanto ha deciso, nella tarda serata di lunedì, il giudice delle indagini preliminari Vito Marcello Saladino, che ha convalidato gli arresti effettuati, nella notte tra giovedì e venerdì, dai carabinieri per l'omicidio del 32enne pregiudicato marsalese Aldo Azzaro, freddato in contrada Cozzaro con un colpo di pistola all'emitorace sinistro. Il gip ha, quindi, accolto le richieste dei pubblici ministeri Annarita Coltellacci e Giacomo Brandini e respinto quelle della difesa, che nel corso dell'udienza di convalida, svoltasi tra le mura della casa circondariale di piazza Castello, aveva chiesto la scarcerazione del 36enne Giuseppe La Grutta, che giovedì sera avrebbe tentato di fare da «paciere» tra i due rivali in amore, e una misura cautelare «meno afflittiva» (arresti domiciliari), per il cugino omonimo di 23 anni, che poco dopo l'arresto, in caserma, ha confessato di essere stato lui a sparare contro Azzaro, rivelando poi agli inquirenti il luogo dove aveva gettato la pistola (illegalmente detenuta). E per questo, la difesa (legale di fiducia è Diego Tranchida) aveva invocato quasi un gesto di clemenza. Per il gip, però, sussistono ancora i motivi che consigliano la custodia cautelare in carcere. Se non la possibilità di inquinare le prove (gli arrestati hanno reso ampie ammissioni), si ritiene sussistente il pericolo di fuga e la pericolosità
Antonio Pizzo - La Sicilia