A seguito della profonda ferita da “punta e taglio”, la vittima si è accasciata per terra dolorante e sanguinante richiedendo aiuto ad alcuni passanti, che la hanno trasportato con un’autovettura presso l’ospedale civile di Castelvetrano, dove è stata sottoposto ad un intervento chirurgico protrattosi per tre ore e si trova tuttora ricoverato in sala rianimazione. Pur non versando in pericolo di vita, la prognosi è ancora riservata a causa della lesione di stomaco e pancreas.
Ricevuta la notizia dell’accaduto ed intervenuti sul posto, i Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini del caso, che in una prima fase si sono avvalse soprattutto di alcune testimonianze, e che hanno consentito di identificare l’accoltellatore nel 72enne incensurato Antonino PLAIA, agricoltore in pensione, residente a Gibellina.
Pressato dalle ricerche degli inquirenti, dopo circa un’ora e mezza dalla commissione del delitto, l’uomo ha deciso di costituirsi presso la Stazione Carabinieri del comune di residenza (Gibellina), da dove è stato prelevato dai militari di Campobello di Mazara. Gli stessi, dopo l’esame degli indizi di colpevolezza suo carico, in serata lo hanno dichiarato in stato di arresto con l’accusa di tentato omicidio aggravato e premeditato.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, a carico dell’indagato potrebbe infatti configurarsi l’aggravante di aver agito per “motivazioni abbiette e futili”, legate ad una sua pregressa vertenza personale. L’esatto movente, al momento coperto dal segreto istruttorio, risulta comunque del tutto estraneo sia a dinamiche di criminalità comune od organizzata, che a questioni passionali o correlate all’impiego pubblico della vittima.
Altri sono invece gli elementi indizianti che farebbero propendere all’ipotesi della premeditazione del delitto, tra i quali i più evidenti consistono nell’aver sferrato il fendente senza che il gesto fosse preceduto da alcuno scontro fisico e nell’avere raggiunto la vittima sul suo luogo di lavoro, già armato di un coltello da macellaio.
È proprio questa l’arma del delitto: un coltello da 28 cm dotato di una lama appuntita in acciaio lunga 15 cm, del tipo in uso per il sezionamento della carne; che i Carabinieri hanno sottoposto a sequestro a seguito del suo rinvenimento in un’aiuola pubblica vicina al luogo del delitto, laddove l’anziano l’aveva abbandonato nel tentativo di disfarsene.
Nel corso della nottata, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala, l’arrestato è stato tradotto al carcere di Marsala, dove rimarrà detenuto in attesa di un primo interrogatorio.