Il giudice per le indagini preliminari Massimo Corleo ha convalidato il fermo di Riccardo Rallo. Rallo è stato fermato martedì. All'inizio si pensava ad un incidente, poi le telecamere dell'impianto di videosorveglianza dei vigili urbani hanno dimostrato che un auto - una Citroen C2 alla cui guida c'era Riccardo Rallo - avrebbe deliberatamente causato l'incidente mortale. lLe immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza installate in corso Pier Santi Mattarella, hanno fatto vedere il giovanissimo travolto e scaraventato a terra da un'autovettura il cui guidatore ha effettuato una manovra del tutto volontaria quanto apparentemente ingiustificata: gli tagliava la strada urtandolo violentemente.
Oggi intanto è prevista l’autopsia, disposta dal sostituto procuratore Rossana Penna, che coordina le indagini. Perchè l'autopsia? La famiglia ha lanciato un'accusa pesante: le ferite riportate da Marco non erano mortali. Con soccorsi più tempestivi - secondo i familiari - Di Vita avrebbe potuto essere salvato. E per questo hanno presentato un esposto: il ragazzo è morto al pronto soccorso tre ore dopo l'incidente. Cosa è accaduto tra il soccorso in strada, l'area di emergenza e la sala operatoria?
Riccardo Rallo, 21 anni, al giudice che l’ha interrogato ha dichiarato di avere investito lo scooter involontariamente. “Volevo solo entrare nel parcheggio”.