E questo non fa che mortificare un intero paese”: lo dice Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia, che sta partecipando a Palermo alla manifestazione di giovani, precari, lavoratori atipici. “Viviamo in una regione- afferma la Maggio, dove il tasso di disoccupazione giovanile raggiunge il 38,5%, che arriva al 44,2% se scorporiamo la componente delle giovani donne. E tra i precari – aggiunge- sempre piu’ numerosi sono coloro in possesso di titoli di studio elevati. Non possiano permettere – sottolinea la sindacalista- che questi vadano a rinfoltire ne’ le file degli scoraggiati, ne’ quelle degli emigranti”. La segretaria della Cgil rimarca dunque che “l’unica strada e’ creare lavoro, quel lavoro che non e’ al centro dell’agenda del governo nazionale e neanche dell’azione del governo regionale che e’ stata finora completamente inadeguata”. “Quando un laureato trova come unica occasione un call center- osserva – quando la vita di un giovane trascorre tra un’occupazione precaria e un’altra mi chiedo quale serenita’ ci possa essere nel progettare il futuro. La precarieta’ nel lavoro, che prima era solo una fase di passaggio della vita- rileva Maggio- per la destrutturazione che ha subito il mercato del lavoro rischia di diventare condizione permanente e rendere precaria un’intera esistenza”. Per la Maggio “questo e’ inaccettabile ed e’ per questo che la Cgil – afferma- e’ oggi al fianco dei giovani in piazza, al cui futuro dedica anche lo sciopero generale del 6 maggio e le tante iniziative di lotta di quest’ultimo periodo”.