"La famiglia, originaria della Repubblica del Congo, viveva in Libia - riferisce all'ADNKRONOS il sindaco dell'isola Alberto di Marzio - ma per fuggire dalla guerra aveva deciso di imbarcarsi verso l'Italia per poi andare in Francia. Dopo la tragica morte, il marito, Fuamba Camille, imbianchino di 41 anni e i suoi 5 figli, che hanno fra 5 e 17 anni, hanno deciso di restare qui, dove e' sepolta la donna. Noi offriremo loro un alloggio e daremo lavoro a Fuamba", assicura. "Abbiamo attivato contatti con la prefettura di Trapani e il ministero dell'Interno - riferisce Di Marzio - affinche' al piu' presto queste persone possano ottenere asilo umanitario. Non appena Fuamba stara' bene, al momento e' ricoverato in ospedale perche' si e' fatto male a un piede durante lo sbarco, andra' a Trapani per l'identificazione e tutte le pratiche burocratiche". Di Marzio riferisce poi che "dopo l'ok del ministero della Difesa per utilizzare l'ex caserma Baroni, abbiamo provveduto a sistemare alcuni locali e i relativi servizi, dove al momento sono ospitati circa 90 migranti, mentre gli altri sono presso il centro di prima accoglienza dell'isola, conclude il sindaco che si dice colpito per "la grande dignita' e civilta' degli uomini e delle donne arrivati ieri sull'isola