Deve scontare ventotto anni di reclusione, con sentenza passata in giudicato, per l'omicidio di Giuseppe Magaddino, assassinato nel 1998 a Castellammare del Golfo.
Giuseppe Magaddino fu ucciso durante una rapina effettuata la sera del 19 marzo 1998 nel residence che gestiva a Castellammare del Golfo. Il rapinatore gli sottrasse un portafogli contenente un carnet d’assegni, due milioni di lire e circa trecento dollari due dei quali fuori corso. Il giorno dopo Claudio Giusto si recò in un istituto bancario di Alcamo per negoziare un assegno sottoscritto dalla vittima. L`imputato sostenne di avere ricevuto il titolo bancario per una fornitura di materiale da riscaldamento ma il suo racconto non trovò nessuna conferma.
Ma Magaddino era anche un elemento di spicco della storica famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo e del mandamento di Alcamo.
La famiglia mafiosa, cui appartenev Magaddino ha sempre avuto importanti collegamenti con personaggi della mafia americana e soprattutto con membri della famiglia “BONANNO BONVENTRE” di New York.
Il padre di MAGADDINO, Gaspare, venne barbaramente trucidato a Brooklyn nel 1970, allora, era considerato il punto di convergenza tra gli interessi delle storiche organizzazioni mafiose siciliane e statunitensi.
Il blitz è scattato all’alba di questa mattina, al termine di un estenuante servizio di osservazione e pedinamento nei confronti di una persona a lui vicina: il pedinamento, iniziato in Italia, proseguito in Francia, si è concluso in Spagna, allorquando i militari dell’Arma di Trapani ed il personale Interpol di Roma, Madrid e Barcellona, coadiuvato dalla polizia francese e spagnola, hanno individuato, all’uscita di un appartamento che occupava in un piccolo paese vicino a Barcellona, il ricercato.
Il latitante, che deteneva un passaporto venezuelano falso, non ha opposto resistenza ed al momento del fermo ha fatto i complimenti ai Carabinieri italiani.
Al momento si trova presso un Commissariato di polizia spagnolo.
Su di lui pende un mandato di arresto europeo emesso dalla Procura della Repubblica di Trapani sulla base della sentenza di condanna della Corte di Assise di Trapani.