Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/04/2011 04:38:53

Il bilancio crea tensione alla Regione. L'Udc: "Pronti ad uscire dal Governo Lombardo"

Ad alzare la voce, stamani, e' la Cisl, con una dura lettera inviata al governatore Raffaele Lombardo, all'assessore regionale alla Formazione, Mario Centorrino, e ai presidenti dei gruppi parlamentari. Maurizio Bernava, segretario generale, e Giorgio Tessitore, della segreteria regionale, puntano il dito contro ''la scelta del governo di non inserire nel maxi-emendamento alla bozza di bilancio le misure concordate con le parti sociali, per la riorganizzazione del settore". ''Un fatto gravissimo'', lo definisce la Cisl, che mette in guardia l'Esecutivo. ''Sia chiaro - si legge nella nota - che non intendiamo prestarci a un gioco nel quale, da un lato, si sottraggono le risorse occorrenti a garantire l'occupazione di tutti i lavoratori e, dall'altro lato, non approntando tutti gli strumenti di protezione sociale necessari, si condannano una parte dei lavoratori a restare senza lavoro e senza tutele''. Una "condizione inaccettabile", per il sindacato, che fa sapere che ''se nelle prossime ore non vedremo un pronto e completo recupero delle responsabilita' ad opera dell'Esecutivo, dovremo trarne le conclusioni piu' negative. In pratica: il ritorno alla lotta necessaria per la tutela dei lavoratori e la riqualificazione del sistema''

13,00 - “Si pensa agli stadi, mentre coste e porti affondano nell'oblio. Si finanziano centri studi quando i servizi per portatori di handicap e asili nido sono negati a migliaia di famiglie. Il bilancio va rivisto”. Lo afferma Giulia Adamo che annuncia la possibile uscita dell'Udc dalla maggioranza qualora le richieste fatte in commissione non vengano accolte.
"Siamo soddisfatti nell'aver visto inserita la nostra proposta sulla tassa da applicare all'acqua minerale. Una tassa che – spiega il capogruppo Adamo - porterebbe nelle casse regionali oltre 17 milioni di euro. È inaccettabile, quindi, che dopo aver trovato il modo per reperire nuovi fondi li si impegni in fantomatici centri studi o infrastrutture come gli stadi sportivi. Riteniamo che le priorità cui deve guardare il governo della Regione, al momento, siano altre. L'Udc non intende fare alcun passo indietro sugli impegni presi”.
 

9,00 - Via libera della seconda commissione dell'Ars al bilancio di previsione. "E' un bilancio improntato al rigore: in un contesto di oggettiva difficoltà finanziaria, stiamo difendendo la Sicilia dai tagli scriteriati del governo Berlusconi", dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd. "La Commissione Bilancio ha esitato stasera un testo che interviene in modo significativo su servizi sociali, scuola, cultura, protezione civile. Si tratta di un testo che obbligatoriamente dovrà coniugare rigore e necessita'. Le proposte finalizzate alle azioni di sviluppo per la Sicilia saranno necessariamente rinviate alla Finanziaria", aggiunge il capogruppo Mpa all'Ars Francesco Musotto. Per il vicecapogruppo autonomista, Nicola D'Agostino, si tratta di un "bilancio di rigore", l'approvazione è "avvenuta a maggioranza, anche con il contributo costruttivo delle opposizioni che hanno con la loro presenza permesso un esito rapido". "La nostra richiesta e la nostra posizione intransigente sull'argomento hanno portato la maggioranza a incrementare di 50 milioni di euro il fondo delle Autonomie locali", affermano i deputati regionali del Pdl e del Pid della II Commissione. "Si tratta di un buon risultato - aggiunge l'esponente del Pdl Salvino Caputo - ma non ci sentiamo ancora soddisfatti e vogliamo riuscire ad aumentare quanto ottenuto con un emendamento in Aula".

Rincara la dose l'esponente del Pid, Nino Dina: "In aula sarà battaglia. Non sono sufficienti i 50 milioni di euro che il governo, su nostra pressione, ha recuperato a favore dei Comuni siciliani. Presenteremo un emendamento durante l'esame del bilancio a Sala d'Ercole per portare a 200 milioni la somma da rimpinguare sulla dotazione del fondo delle Autonomie locali". Su posizioni più radicali il leader di Sicilia Vera, Cateno De Luca che ha presentato 3143 emendamenti al bilancio e 275 alla Finanziaria.

“Seppur improntato a un inevitabile rigore, è un Bilancio che raggiunge alcuni importanti obiettivi: ad esempio, l’incremento del fondo per gli enti locali e il sostegno ai Consorzi Universitari e al settore della pianificazione urbanistica”. Lo afferma Livio Marrocco, capogruppo di Fli all’Ars, dopo l’approvazione da parte della Commissione Bilancio del documento contabile. “Così come richiesto da Fli in cabina di regia, i tagli al fondo dei Comuni hanno riguardato quasi esclusivamente le inutili riserve di legge, mentre i contributi ordinari sono pressoché invariati rispetto al passato. Inoltre ci siamo battuti con successo per un significativo sostegno ai Consorzi universitari e al settore della pianificazione urbanistica”.

 

UDC. ”E’ evidente che, dopo la sessione di bilancio e le amministrative, è necessaria una verifica e un chiarimento profondo con Lombardo e con i partiti che in atto sostengono il governo tecnico da lui presieduto”. Lo ha detto il capogruppo dell’Udc al Senato e coordinatore in Sicilia del partito Gianpiero D’Alia, intervenendo alla presentazione del nuovo coordinamento provinciale di Enna e all’inaugurazione della nuova sede locale dell’Unione di Centro.

”Non siamo abituati a fare politica speculando sulle vicende giudiziarie altrui – ha aggiunto – e, per questo, ci siamo astenuti da ogni commento sulla conclusione delle indagini su Iblis che vede, tra gli altri, protagonista il Presidente della Regione”. ”Non siamo intervenuti – ha continuato – anche perché rimaniamo rispettosi dell’autonomia e della indipendenza della magistratura chiamata in questo caso, come in altri casi, a un compito delicato e complesso anche per le conseguenze di carattere politico ed istituzionale della sua azione. Certo la politica in Sicilia non sta dando una buona immagine di sé se consideriamo, per altro, che ognuno recita male ‘il gioco delle parti”’.

”A fronte dell’indagine – ha lamentato – assistiamo, infatti, stupiti a dichiarazioni che collocano esponenti politici notoriamente super garantisti sul fronte dei più duri e puri giustizialisti e, viceversa, esponenti politici noti per gli eccessi di giustizialismo collocati sul fronte opposto di un garantismo militante”.