Il militare è Carmelo Favazza, 32 anni. provvedeva ad effettuare gli acquisti dei generi di necessità e del materiale necessario per lo svolgimento dell’attività di prostituzione e ad altre incombenze. Con lui in manette ed ai domiciliari sono finite anche due donne colombiane, considerate le maitresse: Anacona Cuellar ed Emma Dominquez, di 29 e 32 anni, una di queste era stata fermata all'aeroporto di Birgi mentre tentava di imbarcarsi per la Spagna.Dai 50 ai 300 euro per richieste particolari la tariffa praticata.
Ai domiciliari sono finiti anche: Salvatore Biolla, 31 anni di Trapani e Gian Vito Di Girolamo, 29 anni di Marsala. Gli indagati sono stati posti agli arresti domiciliari. Le due maitresse avevano il compito di reclutare le ragazze - spagnole e colombiane - che una volta giunte in città si prostituivano in appartamenti presi in affitto, alla periferia trapanese.Gli incontri avvenivano all’interno di abitazioni messe a disposizione da Salvatore Biolla, per lo più nel centro storico di Trapani. Gian Vito Di Girolamo forniva invece supporto logistico si occupava anche di prelevare le ragazze straniere che arrivavano all’aeroporto, al loro arrivo a Trapani, le accompagnanva nei loro spostamenti, gli indicava come lavorare.
L'organizzazione è stata scoperta dopo l'arresto nelle scorse settimane di un colombiano al quale la forestale aveva anche sequestrato della droga.
Nelle scorse settimane era stato scoperto a Trapani un sodalizio che gestiva, con modalita’ imprenditoriali e notevole efficienza operativa, le diverse fasi dell’attivita’: dal reclutamento in Colombia all’arrivo in Italia; dall’inserimento nel circuito dei siti operativi in tre Regioni italiane al trasferimento del denaro in Colombia; dal mantenimento ed avvicendamento delle ragazze alla pubblicizzazione dell’attivita’ attraverso annunci su riviste locali ovvero agenzie pubblicitarie e siti internet.
Le indagini hanno inoltre consentito di individuare un costante flusso di denaro, trasferito in Colombia dalle organizzatrici ai familiari quale proventi dello sfruttamento della prostituzione, che, da una ricostruzione, e’ stato finora quantificato in circa 200 mila euro a far data dal 2008. Sono state anche sequestrate 7 unita’ immobiliari utilizzate dall’organizzazione, per un valore complessivo di 800 mila euro, 2 fucili detenuti illegalmente, 400 grammi di sostanze stupefacenti e contanti per circa 10 mila euro. Nei confronti dei componenti dell’organizzazione sono stati inoltre disposti accertamenti economico patrimoniali, per l’individuazione e quantificazione dei proventi illeciti percepiti.