Lo ha detto stamane il Sen. Antonio d'Alì nel corso del suo intervento alla tavola rotonda organizzata ad Ischia dall'Ance sul tema “Un progetto per il rilancio del Mezzogiorno: Piano per il Sud, Fondi Europei , risorse statali e regionali”. «Sono convinto - ha ribadito d'Alì -, che sotto la regia del ministro Fitto e in virtù del suo prezioso lavoro di liberazione e riprogrammazione delle risorse finanziarie da destinare al Mezzogiorno (una dote di circa 70 miliardi di euro tra fondi Fas e fondi europei) e grazie alla recente approvazione dei decreti attuativi del federalismo sulla perequazione infrastrutturale e sulla rimozione degli squilibri economici e sociali, i tempi siano davvero maturi per finanziare le opere strategiche di rilancio infrastrutturale (alta velocità Napoli- Bari, modernizzazione della rete ferroviaria e autostradale in Calabria e Sicilia) e rendere immediatamente esecutive tutte quelle misure foriere di sviluppo già deliberate in Cdm come il credito d'imposta per la ricerca ed i lavoratori svantaggiati, la semplificazione burocratica per cittadini e imprese, l'agevolazione al credito per le Pmi in via continuativa con la strutturazione sul territorio della Banca del Mezzogiorno. Se il Governo accelera e prosegue in tempi rapidi la realizzazione di questo Piano Sud si può scaturire un nuovo patto fiduciario con il Mezzogiorno che superi di slancio i segnali di difficoltà emersi negli ultimi tempi e non ultimo il voto di ieri».
«Sono assolutamente d'accordo quando si dice che il Sud deve camminare con i suoi piedi - ha concluso d'Alì - ma camminerà con i suoi piedi quando il terreno su cui questi poggiano sarà non più argilla ma roccia uguale a quello di altre zone del territorio nazionale».