Innanzitutto c'è formalmente un indagato. Dai carabinieri, che eseguono le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore Dino Petralia, non trapela nulla, se non che si tratti di un mazarese, del quale si stanno valutando alcuni movimenti, in base ad alcune testimonianze, ai segni lasciati dall'auto sul luogo dell'impatto, e, forse, grazie a qualche fotogramma di una o più videocamere a circuito chiuso installate nel tragitto dell'auto pirata.
L'altra novità viene dall'autopsia, che è stata eseguita con molto ritardo solamente mercoledì sera al cimitero comunale di Mazara del Vallo, ma che ha confermato ciò che era emerso dai primi rilievi: Montalbano è stato prima colpito alla gamba destra, quindi è stato schiacciato sul fianco destro con una delle ruote anteriori del veicolo.