L'aggressione è avvenuta durante una lite causata dalle attenzioni che i due giovani avevano nei confronti di una ragazza del paese. L'episodio è avvenuto davanti a un bar di via Vittoria, nel centro di Canicattì. Arrestato il minorenne.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il minorenne avrebbe invitato Giardina ad uscire fuori dal bar in cui si trovava, nel centro di Canicattì, per un "chiarimento": aveva infatti scoperto che la sua ex fidanzata frequentava il giovane. Una volta fuori dal locale, il ragazzo ha conficcato il cacciavite nella testa del rivale ed è fuggito.
Quando è stato rintracciato dai carabinieri, poco dopo, ha subito confessato sostenendo però di aver colpito la vittima con un mazzo di chiavi. Ma di fronte alle domande sempre più stringenti degli investigatori il diciassettenne è crollato, facendo trovare il cacciavite ancora sporco di sangue che aveva utilizzato come arma.
Per lui l'accusa è tentato omicidio. Il giovane è stato condotto nel carcere minorile Malaspina di Palermo. Gli inquirenti stanno ancora vagliando la posizione di altre due persone che avrebbero assistito alla aggressione e che potrebbero avere avuto un ruolo nel raid punitivo. Le condizioni del ferito, figlio di un macellaio, sono state definite dai medici "disperate".