congiuntamente da una motovedetta della capitaneria di porto e dalla motovedetta dei carabinieri di Mazara del Vallo, finalizzata al contrasto dell’immigrazione clandestina. La rete è stata rinvenuta dai militari nel corso di un’ispezione effettuata a bordo di un peschereccio senza sigle né nome, ormeggiato in banchina. Il motopesca, come è stato accertato successivamente, è di nazionalità italiana e appartiene alla marineria di Porticello. L’utilizzo delle spadare è stato vietato dall’Onu nel 1989 e dall’Unione europea a partire dal 2002, in quanto arreca gravi danni all’ecosistema marino per il basso livello di selettività. Le operazioni di misurazione e sbarco in banchina, iniziate attorno all’una, sono andate avanti fino alle prime luci dell’alba. Per il comandante e l’armatore del peschereccio è scattata una sanzione di circa duemila euro per uso di attrezzi da pesca vietati e per la violazione di altre norme amministrative. La spadara, dal valore di circa 16 mila euro, è stata dunque posta sotto sequestro e trasportata in capitaneria di porto.