Istituti fatiscenti collocati in ex appartamenti o in edifici riadattati al limite delle normative vigenti, personale insufficiente per i servizi di vigilanza e pulizia, docenti impegnati a far fronte ai problemi di un organico ridotto rispetto a tutte le esigenze didattiche, dirigenti sempre più divisi tra diverse scuole con grandi difficoltà a risolvere tutte le questioni attinenti la gestione di realtà sempre più complesse.
Non da meno è, ovviamente, la situazione della Provincia di Trapani ed in maniera particolare della città di Marsala.
Da qualche mese ormai lavoratori di Marsala con funzioni di servizi di vigilanza e pulizia nelle scuole protestano per un loro diritto negato, quello al lavoro, e la vertenza ancora non è chiusa.
Nel frattempo chi sta svolgendo queste mansioni nelle scuole?
I fitti passivi delle scuole superiori non sono affatto diminuiti e le demagogiche manifestazioni di intenzioni dell’Amministrazione di investire sull’edilizia scolastica a Marsala sono rimaste, come era prevedibile, lettera morta.
Tutto questo per avere in cambio istituti riadattati e lontani anni luce da quello che dovrebbe essere una scuola degna di questo nome.
A questo si aggiungono le ulteriori scelte improvvide dell’Amministrazione, come quella dell’affitto dei locali di via Caturca, per essere utilizzati dall'Istituto Pascasino, per due anni ed utilizzati di fatto solo due mesi.
Da non trascurare è poi la situazione dei convittori dell’Istituto Agrario privi, al momento, di un luogo dove stare, la mancanza di una palestra per il Liceo Classico, oltre alla ritardata consegna dei locali del Pascasino, tutti problemi causati da una politica spicciola basata sulla risoluzione dei problemi cogenti piuttosto che sulla pianificazione e la programmazione.
Ed una Amministrazione che non progetta e non programma in quella che è una delle sue principali finalità, ha già fallito.
Nonostante tutto la campanella domani suonerà per tanti studenti e tutto il personale delle scuole farà, come sempre, del proprio meglio per sopperire alle inadempienze di una certa politica.
Annamaria Angileri